
Il Superbonus 110% e l’arroganza dell’incompetenza
In molte regioni italiane, “ciuccio e presuntuoso” è un’espressione popolare che dice tutto: chi non sa nulla, ma si comporta come se sapesse tutto. È proprio questa mentalità che ha alimentato uno dei più grandi disastri economico-sociali degli ultimi anni in Italia: il Superbonus 110%.
🎁 L’illusione del “tutto gratis”
Nel 2020 nasceva il Superbonus: lo Stato rimborsa il 110% dei lavori per migliorare l’efficienza energetica o sismica degli edifici. Nessun anticipo, nessun costo. Tutti a ristrutturare casa come se i soldi piovessero dal cielo.
Un’idea che sembrava geniale. Ma come spesso accade con le soluzioni semplici a problemi complessi, era troppo bella per essere vera.
💣 Un disastro annunciato
Questi sono i numeri della catastrofe:
- Oltre 160 miliardi di euro a carico dello Stato
- +39 miliardi di deficit nel solo 2023
- Cantieri abbandonati, crediti fiscali bloccati, imprese fallite
- Truffe per miliardi con lavori mai eseguiti e crediti fittizi
- Famiglie finite in trappola: senza casa, senza soldi, senza risposte
Il Superbonus ha acceso la miccia. L’arroganza e l’incompetenza politica l’hanno fatta esplodere.
😤 Ma nessuno si assume la colpa
Il Movimento 5 Stelle, che ha ideato e promosso la misura, continua a difenderla a spada tratta. Non un mea culpa. Non un ripensamento.
Solo slogan: “Ha rilanciato l’economia”, “è colpa delle banche”, “il governo lo ha sabotato”.
Ma la verità è una sola: non hanno capito cosa stavano facendo, e hanno insistito con presunzione. Esattamente come nel proverbio: ciuccio e presuntuoso.
👥 Chi paga il conto?
- I cittadini che si sono fidati e ora sono nei guai
- Le imprese sane, finite nel caos dei crediti bloccati
- Tutti noi contribuenti, che pagheremo il buco nei conti pubblici
Intanto i responsabili politici fanno conferenze stampa, sorridono in TV, e si dichiarano “fieri del lavoro fatto”.
📌 Una lezione da imparare (sul serio)
Il Superbonus è un caso di scuola: non basta la buona volontà. Serve competenza. Serve umiltà.
E soprattutto serve il coraggio, dopo un errore, di dire: “Abbiamo sbagliato.”
Invece, si è preferito negare l’evidenza. Come sempre, chi ci rimette è chi ha rispettato le regole.
📣 La prossima volta che qualcuno promette il paradiso gratis, ricordiamoci questa storia. E ricordiamoci che “ciuccio e presuntuoso” è una combinazione che l’Italia non può più permettersi.