Quando la coerenza fa acqua

C’è un ponte, finalmente.
Dicono sia il più lungo, il più bello, il più promesso d’Europa.
Il Ponte sullo Stretto è lì, lucido e silenzioso, sospeso tra due terre che si sono guardate per secoli senza mai toccarsi.
Ma attenzione: non tutti possono attraversarlo allo stesso modo.
Una scena surreale (ma perfettamente italiana) si è consumata ai piedi dell’opera.
Una segretaria del PD, a bordo di un’auto ibrida con l’adesivo “Salviamo il Clima”, si presenta al casello. Ma viene fermata con garbo da un addetto sorridente:
«Lei attraversa con il percorso ecologico… a nuoto.»
E in fondo, che male c’è? È la coerenza ambientale, bellezza.
Hai contestato cemento, asfalto, consumo di suolo, motorizzazione?
Bene. Adesso braccia, gambe, e avanti tutta. In nome della sostenibilità.
🌍 La satira, si sa, è una lente che deforma per rivelare.
E dietro questa piccola provocazione illustrata si nasconde un tema serio:
il doppio standard di chi predica l’ecologismo dal sedile in pelle di un SUV ibrido.
Chi applaude le ZTL dal terrazzo di città, ma si dimentica dei pendolari delle periferie.
Chi demonizza il ponte in nome della biodiversità… ma prende tre aerei a settimana per andare a parlare di ambiente.
Non è una questione di destra o sinistra.
È una questione di credibilità.
Perché l’ecologia, quella vera, si fa coi piedi per terra.
Non con i piedi nell’acqua, mentre ti mandano a nuoto “per coerenza”.
📌 Firma:
Centro(pensante)
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