IMU sull’ombra: la nuova frontiera della tassazione creativa

“Nuova tassa: l’IMU sull’ombra della seconda casa.
Ogni raggio di sole non tassato è un mancato incasso. 🌞🏠💸”

Il Comune ha deciso: da quest’estate scatta l’IMU sull’ombra della seconda casa.
Una rivoluzione fiscale che nessuno aveva previsto, ma che molti temevano: perché, si sa, in Italia le tasse non muoiono mai. Si moltiplicano come i conigli.

L’assessore alle entrate, con il piglio di chi crede di aver trovato la formula del secolo, ha dichiarato:

“Ogni raggio di sole non tassato è un mancato incasso per il Comune.”

Un’idea tanto semplice quanto geniale: perché accontentarsi di tassare le mura, i tetti, i giardini, se si può spremere anche la loro proiezione sul suolo?


Ombre catastali e nuove aliquote

Secondo il regolamento, l’ombra di una seconda casa verrà misurata con precisione millimetrica ogni mezzogiorno. L’aliquota varierà in base alla posizione:

  • Case esposte a sud: tassa piena.
  • Case esposte a nord: riduzione del 30%.
  • Case in montagna con poca insolazione: sconto del 50%, ma solo se si dimostra di vivere circondati da pini fitti.

Il nuovo catasto prevede la creazione della categoria Ombra A/4: unità immobiliari a proiezione stagionale.


Le prime reazioni dei cittadini

Molti proprietari sono scesi in piazza con cartelli eloquenti:

  • “Il sole non si tassa!”
  • “Ridateci le nuvole gratuite!”
  • “Pagheremo solo se l’ombra fa condominio!”

Un signore esasperato ha raccontato:

“Ho piantato un albero davanti a casa per ridurre la superficie tassabile. Adesso il Comune mi ha mandato la cartella per ‘IMU sul fogliame mobile’.”

Una coppia di pensionati ha provato a difendersi dichiarando:

“Noi viviamo in cantina, non facciamo ombra a nessuno.”

Ma l’assessore ha risposto freddo:

“La cantina produce penombra. E la penombra, cari miei, non è mai gratis.”


Gli esperti applaudono

Gli economisti definiscono la misura “avanguardistica”.
Uno di loro, intervistato a margine, ha detto con entusiasmo:

“Finalmente lo Stato ha trovato un patrimonio inesauribile: il sole. Altro che petrolio o gas, qui parliamo di energia fiscale rinnovabile!”

Secondo uno studio, con la nuova tassa l’Italia potrà superare il debito pubblico entro il 3050, sempre che non arrivino nuvole persistenti.


Ombre innovative e creatività fiscale

Il provvedimento, manco a dirlo, ha scatenato la fantasia dei contribuenti:

  • C’è chi ha comprato tende da sole per spostare l’ombra di qualche metro sul terreno del vicino.
  • Chi ha iniziato a vendere specchi giganti per deviare i raggi del sole e confondere i rilevatori comunali.
  • E chi, più radicale, ha chiesto all’ENEL un contratto notturno permanente: “Vivere solo di notte, per non pagare l’IMU di giorno.”

Il radical chic in terrazza

Naturalmente non poteva mancare la categoria dei radical chic, che ha accolto la novità con entusiasmo.
Uno di loro ha postato su Instagram:

“Finalmente una tassa giusta! L’ombra è un bene comune, va redistribuito.”

Peccato che il post fosse stato geolocalizzato a Mykonos, su una terrazza da mille euro a notte, con vista mare.


Una riflessione amara

Al netto delle battute, questa satira tocca un punto serio: la creatività fiscale non è mai mancata in Italia. Dal canone Rai alla tassa sui sacchetti, fino all’imposta sulle imbarcazioni gonfiabili, ogni stagione porta con sé una nuova trovata.

Il risultato, però, è sempre lo stesso: il ceto medio si ritrova a pagare tutto, anche l’imponderabile. O meglio, l’im-ombra-bile.


Conclusione

L’Italia è il Paese in cui si può tassare perfino ciò che non esiste: il sole, l’aria, l’ombra.
E intanto le famiglie rinunciano alle vacanze, i borghi si svuotano, e l’unica ombra che rimane è quella di un futuro sempre più cupo.

Ma almeno, in questo caso, possiamo riderci sopra. Perché quando l’assurdo diventa realtà, la satira resta l’unico modo per difendersi.