Passeggini di ieri e di oggi: l’asinello batte il SUV

Una volta i passeggini non avevano ruote lucide né cinture di sicurezza. Erano due grandi cesti di vimini, li cistene, legati con una corda sul dorso di un asinello. Da un lato il bambino, avvolto in una coperta; dall’altro il pranzo della giornata: pane, formaggio, qualche pomodoro e magari un fiasco di vino. Il costo? Zero euro. La manutenzione? Un po’ di fieno e una carezza all’animale.

Oggi invece i passeggini sembrano usciti da un catalogo di auto di lusso. Hanno ruote ammortizzate, freni a disco, cinture a cinque punti, parasole regolabile, zanzariera incorporata, portabibite e perfino la tasca porta-smartphone. Alcuni si chiudono con un dito, altri si aprono con un’app collegata alla domotica di casa. Prezzi? Dai 300 ai 1.500 euro, senza contare gli accessori “indispensabili”: coprigambe termico, borsa coordinata, gancio porta-shopping griffato.

Il bambino di ieri, trasportato in un cesto, viaggiava tra i sentieri sterrati, respirando polvere, sole e vento. Cresceva nel ritmo lento della natura, cullato dal passo dell’animale e dal respiro dei genitori che gli camminavano accanto. Il bambino di oggi spesso conosce più i corridoi dei centri commerciali che l’odore dell’erba bagnata: è spinto su marciapiedi affollati, davanti a vetrine luminose, con un tablet acceso che gli fa compagnia meglio di qualsiasi ninna nanna.

Certo, non bisogna idealizzare troppo. L’asino inciampava, i cesti non avevano cinture e i bambini piangevano lo stesso. Ma resta un fatto: la semplicità, ieri, era capace di trasformare un cesto in un rifugio e un viaggio scomodo in un’avventura. Oggi invece rischiamo di avere il passeggino perfetto, ma di dimenticare il senso del viaggio.

In fondo, l’asinello e il SUV travestito da passeggino hanno qualcosa in comune: entrambi trasportano. La differenza la fa chi accompagna. Perché non è l’ammortizzatore che culla, ma il cuore. Non è il design che educa, ma la presenza.

E allora la vera domanda resta: che cosa vogliamo lasciare ai nostri figli? Un ricordo fatto di optional e garanzie estese, o la certezza di essere stati amati, anche dentro un vecchio cesto di vimini?


✨ Perché alla fine, i mezzi cambiano, ma l’amore resta.
Ed è l’unico vero passeggino che non passa mai di moda.

Il Sognatore Lento 🌙