👉 La politica tiepida che non lascia gusto

C’è chi ama il piccante, chi non può fare a meno di una spolverata di pepe, e chi pretende almeno un pizzico di sale. Poi c’è il Partito Democratico di Elly Schlein: una minestra tiepida, senza condimenti.
Il paragone può sembrare crudele, ma rende bene l’idea. Nel momento in cui la politica italiana si divide tra chi urla, chi promette miracoli e chi condisce tutto con peperoncino elettorale, la segretaria del PD propone un piatto neutro, quasi dietetico.
Il problema è che la gente non cerca una dieta, ma un pasto che dia energia e sapore.
In Campania – ma non solo – questa impressione è forte: il PD appare come un ristorante vuoto, dove i camerieri girano tra i tavoli, ma nessuno ordina. Manca il sale, manca l’aroma, manca quella scintilla che trasforma un piatto anonimo in una ricetta da ricordare.
La satira, si sa, vive di esagerazioni. Ma in fondo, dietro l’immagine della “minestra senza sale”, c’è un punto serio: senza passione, senza idee forti e senza un’identità chiara, la politica rischia di restare insipida. E, come ogni cuoco sa, il cliente insoddisfatto non torna più.
👉Morale: Senza sale non si fa buona cucina. Senza idee non si fa buona politica.
✍️ Il Sognatore Lento