Articolo 0 – Prefazione: Odissea della Flottiglia

Dal mito di Ulisse alla soap mediterranea.

Ogni epoca ha i suoi Dal mito di Ulisse alla soap mediterranea

Ogni epoca ha i suoi eroi e le sue epopee.
Un tempo c’erano Ulisse e i suoi compagni, che affrontavano mostri, mari e dèi vendicativi per tornare a Itaca.
Oggi, nel Mediterraneo del terzo millennio, abbiamo le flottiglie: piccole barche gonfie di speranze, proclami, bandiere colorate e connessioni Wi-Fi.

Non cercano Itaca, ma una “terra promessa” che cambia nome a seconda delle stagioni politiche.
E il mare, che conosce bene la natura umana, si diverte a trasformare ogni loro viaggio in una soap opera infinita.

Così nasce questa serie di racconti satirici: Odissea della Flottiglia.
Sei articoli che ripercorrono le tappe di un viaggio impossibile, sospeso tra mito e attualità, tra poesia e burocrazia, tra sirene e talk-show.


Perché una “Odissea”?

Perché la storia si ripete.
Ulisse incontrava sirene e ciclopi; oggi i naviganti trovano influencer e ministri con valigette piene di decreti.

Un tempo si temeva Cariddi, il gorgo che inghiottiva le navi; oggi bisogna schivare i vortici delle fake news.
Ogni approdo è una promessa di pace che si rivela un inganno, ogni porto accogliente nasconde un contratto da firmare.

E come Ulisse, anche i nostri protagonisti non sanno mai se arriveranno davvero alla meta.
La loro rotta è un pretesto: ciò che conta è il viaggio — o meglio, la narrazione continua di un viaggio che diventa spettacolo.


I protagonisti

Questa flottiglia non ha un esercito né una guida sicura. Ha invece un cast da soap:

  • Il Capitano Romantico – Poeta del mare, trasforma ogni onda in un verso. Crede nella bellezza, anche quando affoga.
  • L’Attivista Indignata – Sempre col pugno alzato, pronta a gridare slogan. La rivoluzione è la sua bussola, anche se spesso punta a nord quando servirebbe il sud.
  • L’Influencer Idealista – Armato di smartphone e ring light, misura il valore del viaggio in like e follower. Crede di guidare la coscienza collettiva, ma spesso segue l’algoritmo.
  • Il Funzionario Diplomatico – Con faldoni e protocolli, è convinto che ogni burrasca si risolva con un modulo. L’unico che resiste alle sirene non per forza di volontà, ma perché il Wi-Fi non è protocollato.

Sono loro gli eroi comici di questo Mediterraneo, pronti a sfidare venti contrari e illusioni sempre nuove.


Lo spirito della saga

Questa serie non vuole raccontare un fatto specifico, ma un meccanismo: quello con cui ogni impresa diventa spettacolo.
La flottiglia è simbolo di tutte le missioni del nostro tempo: nascono con ideali e finiscono in conferenze stampa; cominciano come epopee e si trasformano in talk-show.

Il Mediterraneo, da sempre testimone silenzioso, diventa narratore ironico.
Ha visto passare fenici, greci, romani, crociati, pirati, migranti e turisti.
Ora guarda questa flottiglia e ride, perché riconosce negli uomini la stessa eterna vanità.


Le tappe del viaggio

Come ogni Odissea, anche questa ha le sue tappe:

  1. Eolo e la valigetta dei venti – Un ministro promette mari calmi, ma scatena tempeste.
  2. L’isola delle sirene – Non cantano melodie, ma hashtag e slogan.
  3. Polifemo, il ciclope burocratico – Un gigante con occhio-scanner che divora documenti e speranze.
  4. Scilla e Cariddi – Urla di talk-show da un lato, vortice di fake news dall’altro.
  5. Circe – La maga che trasforma gli eroi in testimonial e algoritmi.
  6. I Feaci – Ospitalità interessata, miraggi pubblicitari al posto della terra promessa.

Ogni episodio è una parabola, ogni approdo un’allegoria dei nostri tempi.


Perché leggere questa Odissea

Perché ci riguarda tutti.
La flottiglia è la metafora di una società che naviga tra promesse politiche, illusioni mediatiche, burocrazie mostruose, fake news e seduzioni digitali.

Ogni lettore può riconoscersi in un personaggio: romantico, indignato, idealista o burocratico.
E soprattutto, perché non c’è un finale.
Ogni approdo non è che l’inizio di un nuovo inganno.

La “terra promessa” non esiste: è sempre un miraggio, un riflesso pubblicitario sulle onde.
Ma proprio per questo il viaggio continua — e la satira ha ancora senso.


Una soap senza fine

Odissea della Flottiglia non è una serie chiusa, ma una soap mediterranea senza fine.
Come Beautiful, potrà durare all’infinito: ogni stagione porta nuovi mostri, nuove isole, nuovi miraggi.

I protagonisti non invecchiano mai, restano sempre uguali a sé stessi, prigionieri del copione eterno del Mediterraneo.
E il mare, unico vero protagonista, continua a sorridere: ironico, eterno, indifferente.


Conclusione della prefazione

Non sappiamo se la flottiglia arriverà mai da qualche parte. Forse no.
Forse la meta non esiste, e il senso è solo nel raccontare il viaggio.

Quello che sappiamo è che, tra onde e illusioni, risate e rabbia, il Mediterraneo ci restituisce uno specchio.
Non dei marinai erranti, ma di noi stessi.

Benvenuti a bordo.
La soap è appena cominciata.


✍️ Pensieri Scomposti – Il Sognatore Lento