L’Armata Brancaleone salpa per Gaza

Quando la politica italiana prende il largo in cerca di gloria e visibilità

Ci risiamo: l’Italia si muove, ma non con portaerei o sommergibili. Questa volta prende il mare con la flottiglia dei parlamentari, quattro esponenti che hanno deciso di imbarcarsi verso Gaza insieme agli attivisti internazionali della Global Sumud Flotilla.

Una missione nobile nelle intenzioni: portare aiuti umanitari, rompere simbolicamente il blocco, dare voce a un popolo sotto assedio. Ma a guardarla bene, la spedizione tricolore sembra più la sceneggiatura di un film di Monicelli che un piano diplomatico del Quirinale.


La compagnia sgangherata

Nell’originale Armata Brancaleone, un manipolo di cavalieri male in arnese, capitanati da un Gassman tronfio e maldestro, andava incontro a mille disavventure. Oggi, i protagonisti sono parlamentari in giacca a vento, pronti a salire su imbarcazioni che ricordano più una gita scout che una missione internazionale.

La differenza con i mezzi militari israeliani è abissale: lì radar, droni e navi da guerra; qui gommoni colorati e vele che fanno più simpatia che paura. È la versione 2025 di Davide contro Golia, ma con un Davide che dimentica le pietre a casa.


Tra idealismo e cabaret

C’è del coraggio, certo. Salire su una barca diretta verso una delle zone più calde del pianeta non è una passeggiata. Ma c’è anche tanta voglia di scena, di telecamere, di titoli sui giornali. La politica italiana, spesso impantanata nelle aule parlamentari, si lancia in mare aperto come se bastasse una bandiera tricolore per forzare un blocco internazionale.

Il rischio, però, è che l’operazione finisca più come una commedia all’italiana che come un atto di diplomazia efficace: applausi, foto ricordo, qualche hashtag e poco più.


Meloni, Schlein e gli altri spettatori

Dal governo arriva la promessa di tutela per i parlamentari in mare; dall’opposizione, gli applausi. Tutti pronti a commentare, nessuno disposto a prendersi la responsabilità di una vera iniziativa diplomatica.
Intanto, la “flottiglia Brancaleone” avanza verso la sua meta, tra una conferenza stampa e un selfie dal ponte.


La morale

L’Italia, quando si tratta di politica estera, sembra sempre muoversi così: con grandi ideali e mezzi arrangiati, con slanci generosi ma strumenti inadeguati. Una nazione che si porta dietro l’eterno marchio dell’improvvisazione, dove ogni missione rischia di diventare spettacolo.

“E così la flottiglia dei parlamentari, più che forza diplomatica, sembra l’ennesima Armata Brancaleone. Branca, Branca, Branca… Leon, Leon, Leon!”


✍️ Pensieri Scomposti – Il Sognatore Lento