Fossacesia, la stagione che non finisce mai (almeno sulla carta)

Fossacesia, la stagione che non finisce mai (almeno sulla carta)

Arriviamo a fine ottobre… ma inventandoci tutto.

👉 Una piccola premessa: un po’ di satira non guasta mai. È il sale del confronto, fa sorridere ma serve a riflettere. E quando la battuta punge, è sempre a fin di bene: perché Fossacesia ha potenzialità enormi e parlarne con ironia significa credere che possa fare molto di più.


Quest’anno a Fossacesia non si chiude il 15 settembre. No, troppo facile. Con un colpo di bacchetta amministrativa si arriva a fine ottobre. Come? Semplice: si inventa.

Si inventano eventi che nessuno organizza, festival che esistono solo nei comunicati, turisti fantasma che vagano sulle spiagge vuote. Un turismo “virtuale” che non riempie i B&B ma fa contento il calendario comunale.

L’ordinanza dice: “Stagione estesa fino al 31 ottobre!”. E allora tutti a crederci: il mare è lo stesso, il sole pure, peccato che manchi giusto una piccola cosa… la programmazione.


Turismo elastico: il record mondiale di Fossacesia

Il risultato? Un’estate allungata come l’elastico delle mutande: tecnicamente resiste, ma prima o poi si spezza. I turisti veri intanto vanno a mete dove l’autunno è ancora vivo e non serve inventare nulla.

Fossacesia invece si gode il primato mondiale del turismo immaginario: quello che sulla carta dura otto mesi, ma nella realtà ne dura due. Con la differenza che qui l’innovazione non si misura in servizi o pacchetti esperienziali, ma in settimane aggiunte al calendario comunale.


Il confronto che fa male (ma fa ridere)

A Rimini a ottobre si corre ancora la maratona sul lungomare.
A Tropea le spiagge sono piene fino a metà ottobre.
In Puglia piccoli borghi come Polignano organizzano festival ed eventi che portano turisti anche in autunno.
In Liguria, a Camogli, a ottobre si fa ancora la “Sagra della Zucca” che richiama migliaia di visitatori.

E a Fossacesia? Qui il turista di settembre trova gli ombrelloni chiusi, il trabocco che ha già levato le reti e il bar che ti dice: “Ci vediamo l’anno prossimo”.


La leggenda degli alberghi che non ci sono

“Eh, ma a Fossacesia mancano gli alberghi!”. Vero. Ma è solo una scusa.
Ci sono decine di B&B, agriturismi e case vacanza che, se messi in rete, potrebbero ospitare centinaia di persone. Solo che non si fa sistema: ogni struttura va per conto suo, e l’unico momento di coordinamento resta la fila al forno la domenica mattina.

Il paradosso è evidente: il turismo diffuso altrove è un modello vincente (si chiama “albergo diffuso”), qui diventa un’occasione mancata.


L’aeroporto di Pescara, il vicino dimenticato

A meno di mezz’ora di auto c’è l’aeroporto di Pescara, porta d’ingresso di voli da mezza Europa. Una manna per attrarre turismo internazionale. Ma a Fossacesia, mentre i voli atterrano, i turisti vanno altrove. Non perché manchi la bellezza, ma perché mancano le idee.

Un turista straniero pronto a fare un weekend lungo, a godersi il mare d’autunno, una cena su un trabocco, una visita all’Abbazia di San Giovanni in Venere… si ritrova davanti solo porte chiuse.


L’ordinanza miracolosa

E così ci si affida all’ordinanza comunale che “allunga la stagione fino a ottobre”. Una misura lodevole nelle intenzioni, ma tragicomica nei fatti. È come se un sindaco ordinasse: “Da oggi l’estate durerà fino a Natale”. Sulla carta funziona, nella realtà il meteo e i turisti se ne accorgono.

Un turismo senza programmazione resta vuoto. L’ordinanza non porta eventi, non crea pacchetti, non inventa festival. Porta solo la soddisfazione di poter dire: “Abbiamo esteso la stagione”.


Una capitale della satira turistica

Insomma, una città che meriterebbe di essere capitale del turismo sulla Costa dei Trabocchi rischia di diventare capitale della satira turistica. E questa volta non per colpa dei giornalisti, ma delle scelte (o non scelte) fatte.

Fossacesia ha tutto: mare, trabocchi, abbazia, colline e prodotti tipici. Ma senza regia resta un’orchestra senza direttore. E allora, per non saper né leggere né scrivere, ci si affida all’unico strumento che non sbaglia mai: il calendario.


💬 La domanda resta aperta: vogliamo continuare a far finta di arrivare a ottobre, o iniziare – con un po’ di coraggio e programmazione – a costruire una stagione che davvero arrivi fino a ottobre?

✍️ Il Sognatore Lento