Un nuovo anno all’Alberghiero di Villa Santa Maria: speranze, tradizione e futuro

Ogni settembre, quando le porte delle scuole tornano ad aprirsi, a Villa Santa Maria l’aria si riempie di un’attesa particolare. Qui non si parla soltanto di libri, lezioni e compiti: si parla di una storia che affonda le radici nella tradizione culinaria italiana e che continua a formare generazioni di professionisti dell’ospitalità.

L’Istituto Alberghiero “Marchitelli” non è una scuola qualunque: è un punto di riferimento per l’intero Abruzzo e per l’Italia, la patria dei cuochi che da decenni regala talenti alle cucine, alle sale e alle reception di tutto il mondo. Ogni anno, tra le sue aule e i suoi laboratori, si mescolano passione, disciplina e la voglia di costruire un futuro che parta dalla memoria del territorio.


La forza di un nuovo inizio

Il nuovo anno scolastico porta sempre con sé domande e aspettative. Per studenti e famiglie, è il tempo delle scelte, dei sogni e delle prime sfide. Per i docenti e per chi lavora nella scuola, è la stagione dell’impegno rinnovato, della responsabilità educativa e dell’accompagnare i ragazzi nel loro percorso di crescita.

Quest’anno, più che mai, c’è bisogno di credere nella scuola come luogo di speranza e di riscatto. In un mondo che spesso mette al centro la precarietà, l’incertezza e la fuga dei giovani, l’Alberghiero di Villa Santa Maria resta una casa che forma al lavoro, ma anche alla vita: insegna disciplina, rispetto e capacità di lavorare insieme.


Tra radici e futuro

La sfida è grande: custodire la tradizione, ma allo stesso tempo innovare.
I piatti, i vini, l’arte dell’ospitalità sono frutto di una cultura che non deve restare ferma. Gli studenti imparano a trasformare i saperi antichi in competenze moderne, capaci di dialogare con il turismo, l’internazionalità e le nuove tecnologie.

Ogni ragazzo che entra in aula porta con sé un bagaglio personale, fatto di paesi di origine, di famiglie, di dialetti e di storie. Metterli insieme significa costruire un mosaico che non appartiene solo all’Abruzzo, ma al mondo intero.


Un augurio e una domanda

Che questo nuovo anno scolastico sia un tempo di crescita autentica.
Che i ragazzi sappiano cogliere non solo le nozioni, ma anche i valori che la scuola trasmette. Che i docenti e le maestranze possano continuare a trasmettere il loro sapere con passione, come hanno fatto per decenni, trasformando il mestiere in vocazione.

Che Villa Santa Maria resti la capitale della formazione alberghiera italiana, non solo per il passato, ma anche per il futuro che ogni giovane studente rappresenta.

Saprà questa scuola rinnovarsi e invertire la tendenza dello spopolamento e della fuga dei giovani? La risposta la daranno proprio loro, i ragazzi, insieme ai loro maestri di oggi.

Perché ogni inizio porta con sé un sogno, e a Villa Santa Maria i sogni hanno spesso il profumo del pane appena sfornato, del vino che matura piano, e del lavoro ben fatto.


✍️ Il Sognatore Lento