Il Teatro degli Ulivi: cultura e turismo si incontrano?

Fossacesia scommette su un progetto che intreccia paesaggio, identità e futuro.

A marzo 2025 il Consiglio comunale di Fossacesia ha approvato all’unanimità una variante al Piano Regolatore Generale (PRG) per consentire la realizzazione del cosiddetto “Teatro degli Ulivi”. Un nome che evoca già di per sé un’immagine suggestiva: un teatro all’aperto, immerso tra gli ulivi, capace di accogliere spettacoli, concerti, eventi culturali e, nelle intenzioni, diventare un nuovo simbolo per la città.

Ma cosa significa, concretamente, costruire un teatro tra gli ulivi? E soprattutto: potrà essere davvero un punto d’incontro tra cultura e turismo, o rischia di diventare l’ennesima “cattedrale nel deserto”?


🌿 Un teatro nella natura

Il progetto, ancora nella sua fase iniziale, nasce con un’idea chiara: valorizzare il paesaggio agricolo di Fossacesia trasformandolo in scenografia naturale. Non un edificio imponente che spezza l’armonia, ma uno spazio capace di integrarsi con il territorio.

Immaginare un concerto al tramonto, con la sagoma degli ulivi come quinta scenica, o uno spettacolo teatrale sotto le stelle, significa riportare la cultura in una dimensione che unisce l’arte alla natura. In un’epoca in cui sempre più si parla di turismo esperienziale e sostenibile, il Teatro degli Ulivi potrebbe essere un’occasione concreta per offrire qualcosa di unico.


🎭 Cultura e turismo: un binomio possibile

Fossacesia non è nuova a iniziative che provano a legare il turismo alla cultura. L’Abbazia di San Giovanni in Venere, per esempio, è già oggi un polo che unisce spiritualità, arte e visite turistiche. I trabocchi stessi, trasformati in ristoranti, sono un esempio di come la tradizione possa diventare attrazione culturale ed economica.

Un teatro all’aperto, se ben programmato, potrebbe inserirsi in questa logica: spettacoli musicali, rassegne di teatro, festival estivi, incontri culturali. E non solo per i residenti: la vicinanza con l’aeroporto di Pescara e con la Via Verde della Costa dei Trabocchi offre la possibilità di attrarre un pubblico più ampio, anche internazionale.

Il turismo non è fatto solo di mare e spiagge. È anche eventi, esperienze, motivi per tornare. E un teatro nella natura potrebbe diventare quel motivo.


⚠️ Il rischio della “cattedrale nel deserto”

Naturalmente, non mancano i dubbi. In Abruzzo e in Italia non è raro che progetti culturali ambiziosi restino sulla carta o si trasformino in strutture poco utilizzate. L’entusiasmo iniziale rischia di arenarsi senza una programmazione seria, fondi adeguati e soprattutto una regia culturale che dia continuità agli eventi.

Il vero pericolo è che il Teatro degli Ulivi venga costruito ma non vissuto: un luogo bello da vedere ma vuoto di contenuti. La cultura non è fatta solo di spazi, ma di idee, di persone, di comunità che li animano.

Per questo la domanda è inevitabile: chi gestirà il teatro? Con quali risorse? Quale calendario potrà renderlo davvero attrattivo?


📌 Opportunità concrete

Se ben gestito, il Teatro degli Ulivi potrebbe diventare:

  1. Un polo culturale locale: un luogo in cui la comunità si ritrova, valorizzando artisti, associazioni, scuole, compagnie teatrali.
  2. Un richiamo turistico: spettacoli, concerti e festival che portino visitatori anche da fuori regione.
  3. Un volano economico: eventi che generano indotto per ristoranti, B&B, trabocchi, artigiani locali.
  4. Un laboratorio di identità: la cultura che si intreccia con il paesaggio agricolo diventa marchio distintivo di Fossacesia.

🤝 La condizione essenziale: programmazione

Tutto però dipende da una parola che spesso manca: programmazione.
Un teatro senza un calendario stabile rischia di restare vuoto.
Un calendario senza promozione resta invisibile.
E una promozione senza una rete di operatori sul territorio non porta frutti.

Il Teatro degli Ulivi potrà funzionare solo se sarà inserito in una strategia complessiva che coinvolga amministrazione, operatori turistici, associazioni culturali e cittadini. Non basta costruire lo spazio: bisogna riempirlo di contenuti e farne un appuntamento riconoscibile, anno dopo anno.


🌍 Guardare oltre l’estate

Uno degli aspetti più interessanti è che il teatro, se pensato bene, può aiutare Fossacesia a uscire dalla logica del turismo solo estivo.
Concerti di fine settembre, rassegne autunnali, spettacoli di primavera: la cultura può vivere tutto l’anno, non dipende dai bagni in mare.

Ed è qui che il Teatro degli Ulivi potrebbe rivelarsi un alleato prezioso: offrire motivi per visitare Fossacesia anche quando gli ombrelloni sono chiusi, integrando mare, abbazia, enogastronomia e cultura.


🔚 Conclusione

Il Teatro degli Ulivi è un progetto ambizioso. Evocativo nel nome, suggestivo nell’idea, promettente nelle intenzioni. Ma il suo successo dipenderà dalla capacità di trasformare un sogno in realtà concreta.

Fossacesia ha già dimostrato di saper coniugare tradizione e innovazione, come con i trabocchi o con la Via Verde. Ora la sfida è più grande: dimostrare che la cultura può diventare motore di turismo e identità.

Il teatro potrà essere molto più di uno spazio scenico: potrà essere il simbolo di una comunità che crede nel futuro. Ma solo se sarà davvero vissuto, programmato e condiviso.

💬 Discussione aperta: il Teatro degli Ulivi sarà una vera occasione di crescita, o rischia di restare un bel progetto sulla carta?

👉 Perché, diciamolo chiaramente: se la programmazione culturale sarà la stessa di quella turistica, allora sì, la possibilità di ritrovarsi con una nuova cattedrale nel deserto è più che concreta.

✍️ Il Sognatore Lento