
Quando la sostenibilità diventa parte (o dovrebbe diventare parte) del turismo.
🌊 Un borgo che vive di mare e natura
Fossacesia, affacciata sulla Costa dei Trabocchi, ha nel paesaggio la sua risorsa più grande. Mare, ulivi, abbazia, trabocchi: sono questi i simboli che attraggono turisti. Ma un territorio così fragile richiede cura, manutenzione e rispetto.
Eppure, troppo spesso la logica è questa: si aspetta l’estate per lucidare il lungomare, fare qualche foto ufficiale e mostrare che tutto funziona. Poi, a settembre, si spengono le luci e il mare resta lì, con i suoi problemi. In pratica: il turismo è un film estivo, ma l’ambiente non conosce stagioni.
♻️ Legambiente: presenza e iniziative
Negli ultimi anni, Fossacesia ha visto diverse iniziative targate Legambiente:
- Puliamo il Mondo: campagna internazionale che nel 2025 ha coinvolto cittadini e scuole lungo la Via Verde, con tanto di collegamento in diretta su Rai 1. Un bel biglietto da visita. Ma, diciamolo, spesso la giornata finisce così: i bambini raccolgono rifiuti per un’ora, i giornalisti fanno il servizio, e già dal giorno dopo i mozziconi tornano a invadere la spiaggia. Puliamo il Mondo dura un giorno, sporcarlo è gratis tutto l’anno.
- Spiagge e fondali puliti: un’altra iniziativa preziosa. Si raccolgono plastica, lattine, reti abbandonate. Tutto bene, finché non arrivano i weekend di Ferragosto, quando sembra che metà Adriatico decida di lasciare ricordo dei propri aperitivi sulla sabbia.
- Art Bike & Run + Wine: evento che unisce natura, sport e degustazioni. Ottima idea: si pedala, si corre e si beve vino. L’importante è non invertire l’ordine delle attività, altrimenti diventa “Wine, Run & Crash”.
🚩 Tra bandiere blu e bandiere nere
Ogni anno Fossacesia, come altre località costiere, riceve riconoscimenti o critiche ambientali. La Bandiera Blu premia la qualità del mare e dei servizi, ma Legambiente non manca di ricordare che esiste anche la Bandiera Nera, assegnata a chi deturpa l’ambiente o gestisce male il territorio.
E qui nasce il paradosso: foto di premiazioni e cerimonie si moltiplicano, ma quanto di queste bandiere corrisponde a una vera cultura della sostenibilità? A volte sembra che le bandiere servano più a decorare le bacheche di Facebook che a cambiare davvero le politiche ambientali.
E quando spunta la Bandiera Nera? Niente paura: basta metterla dietro alla Blu, sorridere davanti ai fotografi, e voilà, problema risolto. L’ambiente ringrazia… ma solo a parole.
🌱 Il nodo della continuità
Gli eventi Legambiente a Fossacesia hanno un grande valore simbolico: sensibilizzano, puliscono, mettono al centro la cura del territorio. Ma il limite resta la discontinuità.
Un paio di giornate all’anno non bastano: serve un circolo locale stabile, che lavori tutto l’anno, dialoghi con cittadini e amministratori, promuova educazione ambientale, monitoraggio costante, progetti strutturali.
Perché altrimenti è come pulire casa una volta l’anno e sperare che resti in ordine fino a Natale.
🌍 Ambiente e turismo: due facce della stessa medaglia
Per Fossacesia, sostenibilità e turismo dovrebbero andare insieme. In teoria lo sanno tutti, in pratica spesso si dimentica:
- Mare pulito → attrattiva balneare. Ogni rifiuto lasciato in spiaggia non è solo un danno ambientale: è un turista in meno l’anno successivo.
- Piste ciclabili curate → cicloturismo. Se la Via Verde è interrotta o piena di rifiuti, il cicloturista non torna. E non posta neanche la foto su Instagram, che ormai è la valuta del turismo moderno.
- Uliveti e colline → enogastronomia. Un bicchiere di olio o di vino racconta il territorio meglio di qualsiasi brochure. Ma senza cura dei campi e senza tutela del paesaggio, il bicchiere rischia di restare vuoto.
- Trabocchi → identità e cultura. Sono il simbolo più forte di Fossacesia. Ma se intorno manca la gestione ambientale, diventano isole felici in un contesto che non regge.
Insomma, ambiente e turismo sono come due gemelli: se uno cade, cade anche l’altro.
💡 Un’occasione mancata o un’opportunità da cogliere?
L’impressione è che Fossacesia abbia finora vissuto la sostenibilità più come slogan che come pratica continua. Si fanno eventi, si fanno foto, ma spesso manca la sostanza quotidiana.
Eppure i segnali positivi non mancano: la convenzione per la pesca locale, i progetti di accessibilità (“Spiaggia per Tutti”), le giornate di pulizia. Sono semi interessanti. Ma i semi, se non li annaffi, non diventano piante.
Il passo successivo dovrebbe essere:
- creare un presidio Legambiente locale forte e riconosciuto,
- coinvolgere scuole e associazioni in progetti permanenti,
- integrare ambiente e turismo nella stessa strategia di sviluppo.
Perché il turismo ambientale non si inventa con le ordinanze o con i selfie, ma con un lavoro costante.
🔚 Conclusione
Fossacesia ha nel suo patrimonio naturale la sua più grande ricchezza. Legambiente porta spunti, iniziative e visibilità, ma serve continuità.
Altrimenti, tra bandiere blu sventolate e bandiere nere assegnate, il rischio è di restare fermi alla fotografia del giorno: sorrisi smaglianti davanti al mare, e dietro l’angolo rifiuti che nessuno raccoglie.
💬 La domanda resta aperta: vogliamo accontentarci di pulire le spiagge una volta l’anno, o costruire una vera cultura ambientale che accompagni il turismo e lo renda sostenibile?
Perché l’ambiente non è un premio da mostrare, è una responsabilità da vivere. E se non lo capiamo, non servirà Legambiente a ricordarcelo: ci penseranno i turisti che, semplicemente, sceglieranno di andare altrove.
✍️ Il Sognatore Lento