👉 La Fenaroli, cuore musicale di Lanciano

“Dalle radici di Fedele Fenaroli ai giovani musicisti di oggi: la scuola civica come luogo di educazione, comunità e futuro.”

Che cos’è davvero la musica per una comunità?
È un linguaggio universale che unisce le persone, un’esperienza educativa che forma i giovani, oppure un patrimonio identitario che racconta una città?
A Lanciano, la risposta passa inevitabilmente attraverso la Scuola Civica Musicale “Fedele Fenaroli”. Con il presidente Roberto De Grandis abbiamo cercato di dar voce a questa risposta.

1 D. Presidente De Grandis, partiamo dalle radici: che cosa rappresenta oggi la Scuola Civica Musicale “Fedele Fenaroli” per Lanciano e per il territorio circostante?

1 R. La Scuola Civica Musicale “Fedele Fenaroli” è molto più di un luogo di formazione artistica.
Oggi rappresenta un punto di riferimento per Lanciano e per tutto il territorio frentano: un presidio culturale che custodisce la tradizione musicale ma, allo stesso tempo, la rinnova con progetti aperti ai giovani e alla comunità. È una casa dove si impara a suonare, ma anche a stare insieme, a crescere attraverso la disciplina e la bellezza delle note.
Credo che la nostra scuola incarni proprio questo: l’idea che la musica non appartenga a pochi, ma a tutti, e che possa diventare parte integrante della vita civile di una città.

2 D.Il nome della scuola richiama una figura centrale della storia musicale italiana. Quanto è importante custodire e valorizzare l’eredità culturale di Fedele Fenaroli, e che significato ha oggi per gli allievi e per la città di Lanciano?

2 R.Il nome di Fedele Fenaroli non è soltanto un’intitolazione, ma una responsabilità.
Parliamo di un compositore lancianese che ha formato generazioni di musicisti, e il cui metodo di insegnamento ha lasciato traccia nella storia della musica italiana. Custodire questa eredità significa ricordare che Lanciano non è periferia, ma ha dato un contributo importante alla cultura nazionale.

Per gli allievi, avere il nome di Fenaroli sulle porte della scuola è uno stimolo: li fa sentire parte di una tradizione che dura da secoli e che continua attraverso di loro. Per la città, invece, è un segno identitario: la musica non è un lusso, ma un tratto distintivo che racconta Lanciano dentro e fuori i suoi confini.

Il nostro compito è far sì che questa eredità non resti nei libri di storia, ma viva ogni giorno nelle aule, nei concerti, nelle iniziative che proponiamo

3 D La musica è disciplina, passione ma anche crescita personale. Nella sua esperienza, quale impatto ha sui giovani che frequentano la Scuola Civica Musicale “Fedele Fenaroli”?

3 R La musica ha un impatto enorme sui giovani, e lo vediamo ogni giorno nei nostri allievi.
Prima di tutto li educa alla disciplina: lo studio di uno strumento richiede costanza, impegno, capacità di affrontare le difficoltà senza arrendersi. Ma allo stesso tempo la musica accende la passione, dà energia e motivazione, crea un entusiasmo che diventa contagioso.

E poi c’è l’aspetto umano: la musica aiuta a conoscersi meglio, a sviluppare sensibilità, a lavorare in gruppo. Nei ragazzi notiamo spesso una crescita personale evidente: imparano a gestire emozioni, ad ascoltare gli altri, a trovare la loro voce.
Per questo dico sempre che alla Fenaroli non formiamo solo musicisti, ma persone più consapevoli e più aperte al mondo

4 D Negli ultimi anni si parla spesso di un ritorno dei ragazzi alla musica dal vivo e allo studio degli strumenti. Avete notato anche voi un rinnovato interesse da parte delle famiglie e dei più giovani?

4 R Sì, questo rinnovato interesse lo stiamo vivendo anche noi, ed è un segnale molto positivo.
Dopo anni in cui sembrava prevalere l’ascolto “veloce” e un po’ distratto, oggi sempre più famiglie sentono il bisogno di dare ai ragazzi un’esperienza diversa: imparare uno strumento, condividere la musica dal vivo, riscoprire il valore del tempo dedicato allo studio e all’ascolto.

Alla Fenaroli abbiamo visto crescere le iscrizioni, ma soprattutto abbiamo visto crescere la motivazione. Non parliamo solo di chi sogna un futuro da professionista, ma anche di chi vuole vivere la musica come parte della propria formazione personale. Questo è il segnale più bello: che la musica torna a essere percepita come un bene comune, un investimento per la crescita dei giovani e per la comunità.

5 D La Scuola Civica Musicale “Fedele Fenaroli” non è solo un luogo di formazione, ma anche un presidio culturale. Quanto conta il legame con la città di Lanciano e con gli eventi che animano il territorio?

5 R Il legame con la città di Lanciano è fondamentale, direi quasi naturale.
La Fedele Fenaroli non è un’istituzione chiusa in sé stessa: vive e respira con la comunità. I nostri allievi e i nostri docenti partecipano a concerti, rassegne, celebrazioni civili e religiose; portano la musica nelle piazze, nei teatri, nei luoghi simbolici della città.

Ogni evento è un’occasione per rafforzare quel filo invisibile che unisce la scuola ai cittadini. Per noi non si tratta solo di esibire capacità tecniche, ma di condividere emozioni e valori. È così che la musica diventa cultura diffusa: quando non resta confinata nelle aule, ma si apre al territorio e contribuisce a renderlo più vivo

6 D In che modo la scuola contribuisce a costruire identità e senso di comunità attraverso la musica, non solo per chi la studia ma anche per chi la ascolta?

6 R La musica ha una forza unica: crea appartenenza.
Alla Fenaroli questo avviene in tanti modi. Per chi studia, significa sentirsi parte di un gruppo, di un’orchestra, di un coro, dove ognuno ha un ruolo e nessuno può bastare a sé stesso. È un esercizio di comunità quotidiano, che insegna collaborazione e rispetto.

Per chi ascolta, invece, ogni concerto diventa un momento di condivisione: non importa se sei esperto o semplice appassionato, la musica ti fa sentire incluso. In questo senso la scuola contribuisce a rafforzare l’identità collettiva di Lanciano: perché ogni volta che gli allievi suonano, non rappresentano solo se stessi, ma la città intera, la sua storia e la sua capacità di guardare al futuro.

7 D Guardando al presente e al futuro, quali sono i progetti più significativi che la Scuola Civica Musicale “Fedele Fenaroli” sta portando avanti o intende realizzare nei prossimi anni?

7 R Abbiamo diversi progetti in cantiere.
Da un lato vogliamo consolidare l’offerta didattica tradizionale, garantendo ai ragazzi un percorso formativo serio e completo. Dall’altro, puntiamo a nuove collaborazioni con istituzioni culturali e scuole di musica italiane ed europee: lo scambio di esperienze arricchisce studenti e docenti.
Inoltre stiamo lavorando per aprire sempre di più la scuola alla città, con rassegne, laboratori, iniziative che portino la musica non solo nei teatri ma anche nei quartieri, nelle scuole, negli spazi pubblici. La nostra idea è semplice: la musica deve essere vissuta da tutti

8 D Oggi una scuola di musica deve confrontarsi con tante sfide: risorse, spazi, nuove tecnologie. Quali sono, secondo lei, le principali difficoltà ma anche le opportunità che vi attendono?

8 R Le difficoltà non mancano, soprattutto quando si parla di risorse e di spazi.
Gestire una scuola civica significa fare i conti con bilanci limitati, con la necessità di valorizzare ogni investimento e con strutture che spesso avrebbero bisogno di essere potenziate.

Ma le sfide portano anche opportunità. Le nuove tecnologie, ad esempio, ci permettono di innovare la didattica: con piattaforme online, registrazioni, strumenti digitali che affiancano lo studio tradizionale. Credo che il futuro stia proprio nell’equilibrio: custodire la tradizione ma aprirsi all’innovazione.
Se riusciamo a mantenere questa rotta, la Fenaroli potrà continuare a crescere e a essere un punto di riferimento per molte generazioni ancora

9 D Se dovesse riassumere in poche parole che cos’è la musica per una comunità, quale messaggio vorrebbe lasciare agli allievi, alle famiglie e a tutta la città di Lanciano?

9 R Per me la musica è un bene comune, come l’acqua o l’aria.
Non appartiene a pochi, ma a tutti. È educazione, perché insegna impegno e ascolto; è identità, perché racconta chi siamo; è futuro, perché offre ai giovani un linguaggio universale con cui dialogare col mondo.

Alla città di Lanciano voglio dire che la Fedele Fenaroli è di tutti: ogni nota che risuona nelle nostre aule non è solo lo studio di un allievo, ma un pezzo di comunità che cresce. Se continuiamo a credere insieme nella musica, continueremo a far crescere anche la nostra città

Un grazie al presidente Roberto De Grandis per aver condiviso con noi riflessioni e prospettive sul ruolo della musica a Lanciano e sul futuro della Scuola Civica Musicale “Fedele Fenaroli”.

La musica, dunque, non rimane confinata tra spartiti e aule di studio, ma diventa un linguaggio che unisce e trasforma. Alla Fedele Fenaroli, ogni nota suonata non è soltanto esercizio, ma parte di un racconto collettivo che appartiene a Lanciano e al suo futuro.
Le parole del presidente ci ricordano che la musica è educazione, identità e comunità: un patrimonio che vive solo se viene condiviso. E a Lanciano, grazie alla Fenaroli, questo patrimonio continua a rinnovarsi ogni giorno.