Mese: settembre 2025
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Gas a Bomba: il Comitato dei cittadini lancia l’appello. “Non si può andare contro la storia”
Il Comitato di cittadini di Bomba lancia un appello contro il progetto gas di LNEnergy: “È scellerato e pericoloso, la Regione prenda posizione netta”.
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Nestlé, cacao amaro: il CEO sciolto in tazza calda
Un CEO licenziato per una relazione non dichiarata, un colosso del cioccolato che finisce nel fango etico e uno spunto irresistibile per la satira. Pensieri Scomposti racconta con ironia il caso Nestlé: quando l’amore non è solubile e il cacao diventa amaro.
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Capitolo XIII – Il soldato Mussolini (1915-1917)
Capitolo XIII – Il soldato Mussolini (1915-1917): dall’arruolamento volontario al fronte dell’Isonzo fino alla ferita che lo costrinse al congedo. Tra trincee, articoli inviati al Popolo d’Italia e il contatto diretto con i soldati, Mussolini visse la guerra non solo come ideologia, ma come esperienza personale, che rafforzò la sua immagine di leader.
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Capitolo XIV – Dopo Caporetto: la propaganda e il seme del futuro (1917-1918)
Capitolo XIV – Dopo Caporetto (1917-1918): tornato dal fronte ferito, Mussolini trasforma il “Popolo d’Italia” in arma politica. La disfatta di Caporetto diventa per lui il simbolo della decadenza del vecchio Stato, mentre la vittoria di Vittorio Veneto è esaltata come resurrezione nazionale. Nei suoi articoli si intravedono già i semi del futuro fascismo.
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Capitolo XII – L’espulsione dal PSI e la nascita del Popolo d’Italia (1915)
Capitolo XII – L’espulsione dal PSI e la nascita del “Popolo d’Italia” (1915): dopo la rottura con il socialismo neutralista, Mussolini fonda il suo giornale interventista. Da “traditore” a nuovo protagonista politico, usa il Popolo d’Italia come tribuna per sostenere la guerra come rivoluzione e per parlare a un popolo intero.
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Capitolo XI – Dalla neutralità all’interventismo (1914-1915)
Capitolo XI – Dalla neutralità all’interventismo (1914-1915): Mussolini, da direttore dell’“Avanti!” e simbolo del neutralismo socialista, cambia posizione. Vede nella guerra mondiale non solo una tragedia, ma “la più grande delle rivoluzioni”. Espulso dal PSI, fonda il “Popolo d’Italia”, segnando la sua rottura definitiva con il socialismo tradizionale.
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Capitolo X – La Settimana Rossa (1914)
Capitolo X – La Settimana Rossa (1914): Benito Mussolini, direttore dell’“Avanti!”, diventa protagonista della grande rivolta popolare contro la guerra e l’ingiustizia sociale. Editoriali infuocati, piazze in fermento e la delusione per una rivoluzione mancata: la prima vera prova generale di Mussolini come leader nazionale.
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Capitolo IX – L’“Avanti!” e la conquista di Milano (1912)
Capitolo IX – L’“Avanti!” e la conquista di Milano (1912): Benito Mussolini, dopo il Congresso socialista di Reggio Emilia, diventa direttore del quotidiano nazionale del PSI. Dalle piazze della Romagna alla redazione milanese, il giovane oratore e giornalista trasforma l’“Avanti!” in una tribuna rivoluzionaria.
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“Palestina in salsa italiana: tutti la vogliono, nessuno sa come”
L’opposizione italiana sembra compatta nel chiedere il riconoscimento della Palestina. Ma a guardarla bene, è più una parata di slogan che un progetto politico. Dal PD che invoca “due popoli, due Stati” senza sapere dove passino i confini, al M5S che sogna embargo e hashtag, passando per AVS, Renzi e Calenda: un coro stonato che…
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Bertinotti, il prezzemolo n. 2 – La variante radical chic
Dopo Bersani, tocca a Bertinotti: il “prezzemolo n. 2” della politica italiana. Sempre elegante, sempre pronto a dire la sua, sempre presente in tv come il tocco radical chic che non manca mai nei talk show. Un pezzo satirico che gioca sul rischio dell’“indigestione” di opinioni ricorrenti.