Quando i politici parlano di genocidio con leggerezza


Torno a ribadire che molti politici italiani dovrebbero tornare a scuola invece che al Parlamento.
Quando un politico pronuncia la parola genocidio con la disinvoltura che sentiamo ogni giorno, vuol dire che la nostra politica non è “alla frutta”, ma direttamente al caffè.
E noi continuiamo a pagare ventimila euro al mese a somari che parlano solo perché, purtroppo, non sono muti.

Nel banco del Parlamento, ormai, siedono più asini che idee.

Pensieri Scomposti — Il Sognatore Lento