
Si è appena conclusa, dopo tre intense giornate di festa, la nuova edizione di “Perano Borgo diVino”, la rassegna enogastronomica che ogni anno celebra la genuinità e la tradizione del territorio.
L’edizione 2025 si è svolta il 31 ottobre, 1 e 2 novembre, lungo le vie e le piazze del borgo di Perano, che per l’occasione si sono trasformate in un vero e proprio itinerario del gusto.
I locali e gli angoli del centro storico sono stati allestiti come taverne e cantine, ciascuna con un menù diverso e un’atmosfera accogliente, dove la convivialità ha avuto il sapore del pane buono e del vino sincero.
Tra i piatti protagonisti, una parata di tradizioni e sapori autentici:
trippa e fasciuole, lu pane scafenesche, la pulente, lu vine spezejate, paccheri con ventricina, spezzatino di vitello, le pizze de le murte, le scréppele, lu celle de la spose, le segne e fasciuole, la bulugneme e lu pepon aripiene, le savecicce de feghete e di carne, caserecce al cinghiale, spezzatino di cinghiale, le pallotte cace e ove, le pezzarelle de Za Nannine, le cice abbruschiete, le patane a lu ceppette, pizze e foje, lu panine nghé la savecicce, li ciambellitte fritte, ciffe e ciaffe, lu casce ’mbeccate, lu casce arrostite, le rustelle, le pizzelle, la rivotèche, segne a pezze a la trappitare, maccaroncelli al profumo di bosco, savicecce e fasciuole, lu panine nghé la ventresche, gnocchi di mais e canapa, la murtatelle arrostite, lu baccalà, la mejecelle e checocce, le castagne, le pappardelle nghé lu sughe de papere, agnielle cace e ove.

Un elenco lungo e colorato, che racconta l’anima di una comunità capace di trasformare la propria cucina in identità collettiva.
Per tutta la durata della manifestazione, un servizio navetta gratuito ha collegato i parcheggi esterni al borgo, permettendo ai visitatori di raggiungere agevolmente il centro storico, dove l’accesso in auto resta limitato.
Una volta arrivati, la magia era ovunque: le strade illuminate, le voci che si intrecciavano tra i vicoli, e la musica che accompagnava ogni passo.
Tra uno stand e l’altro, si sono alternati gruppi folkloristici, orchestrine itineranti, suonatori di fisarmonica, tamburelli e l’immancabile “du bott”, simbolo di ogni festa popolare abruzzese.
A rendere l’atmosfera ancora più viva, anche gruppi di pizzica e musica tradizionale, che hanno fatto ballare e sorridere grandi e piccoli fino a sera.
“Borgo diVino” non è solo una rassegna gastronomica: è un viaggio nella memoria contadina, un omaggio al vino come simbolo di incontro e di condivisione.
Un evento che ogni anno rinnova il legame tra la comunità e le sue radici, accogliendo centinaia di visitatori da tutta la regione.
Tre giorni di sapori, brindisi e allegria che hanno confermato Perano come uno dei borghi più vivi e ospitali della Val di Sangro.
Perano Borgo diVino 2025: un successo di gusto, tradizione e cuore.
Dove il tempo rallenta, il vino unisce e la festa continua nel ricordo di chi c’era — e di chi tornerà il prossimo anno.
Il Sognatore lento