🗳️ Quando il popolo non vota, la democrazia si spegne

Perché qualsiasi elezione sotto il 50% dovrebbe essere dichiarata nulla

(La mia proposta per ridare forza alla sovranità popolare)

In Italia siamo abituati a ripetere che “la democrazia è il voto del popolo”.
Eppure, oggi accade qualcosa di ancora più grave degli scontri politici:
il popolo smette di votare.

Alle comunali si presenta meno della metà degli aventi diritto.
Alle regionali l’affluenza crolla.
Alle politiche milioni di cittadini restano a casa senza sentirsi rappresentati.

La domanda è inevitabile:

👉 Chi governa davvero, quando vota solo una minoranza?

Legalmente governa chi vince.
Ma democraticamente governa chi ha il consenso del popolo.
E se il popolo non partecipa, quel consenso non esiste.


📉 Il paradosso: governi legali, ma senza popolo

Un esempio concreto:

  • affluenza al 45%
  • il candidato vincitore prende il 52% dei voti validi

Significa una cosa sola:
👉 governa con il consenso reale del 23% dei cittadini.

È democrazia formale, sì.
Ma è democrazia sostanziale?
Assolutamente no.


🔥 La mia proposta: elezioni nulle sotto il 50%

Io credo che una democrazia senza partecipazione sia solo un involucro vuoto.
Per questo propongo una regola semplice:

👉 Se l’affluenza è sotto il 50%, l’elezione è nulla.

👉 Si nomina un commissario temporaneo.

👉 Si torna al voto entro pochi mesi.

Non per punire qualcuno.
Ma per proteggere la sovranità popolare, senza la quale il potere non ha legittimità.


⚠️ Il punto centrale: questa legge non la farà mai nessun politico

Ed ecco la verità che nessuno ha il coraggio di dire:

👉 Mai nessun politico farà una legge del genere.
👉 Mai nessun partito rinuncerà al potere che deriva dall’astensionismo.

Perché?

Perché in un Paese dove vota il 40%, chi ha una base organizzata del 15% vince tutto:
comuni, regioni, parlamento.

L’astensionismo è diventato il più grande alleato della politica di professione.
Permette di mantenere le poltrone anche senza popolo,
in nome di una “democrazia” che ormai non è più tale.

E allora la conclusione è inevitabile:

👉 Se la politica non cambierà mai questa regola, deve muoversi il popolo.

Non c’è alternativa.


🌍 Una democrazia protetta dal popolo, non dai partiti

L’idea non è estrema, né populista.
È un principio semplice:

Se il popolo non vota, il mandato non esiste.
E il potere non può insediarsi.

In molti Paesi esistono soglie minime di partecipazione.
In Italia, perfino i referendum non sono validi sotto il 50%+1.
E allora perché dovrebbe esserlo l’elezione di un sindaco, di un presidente o di un governo?


🧩 Conclusione

La mia posizione è chiara:

**«Senza popolo, non c’è democrazia.

Senza partecipazione, il potere non ha diritto di governare.»**

E se la politica non ha il coraggio di riconoscerlo, tocca a noi cittadini ricordarlo.
Perché la sovranità appartiene al popolo:
non può essere delegata al 20% dei votanti.

Il cambiamento non arriverà dall’alto.
Arriverà dal basso, da chi ancora crede che la democrazia sia una cosa seria.
E che senza partecipazione, resta solo una parola vuota.

Il Sognatore lento


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