Capitolo 2c – Maturazione sui Lieviti,

Remuage, Dégorgement e Affinamento Finale: La Perfezione dello Champagne

Una volta completata la seconda fermentazione, il vino non è ancora pronto

La vignetta mostra un maître de chai (cantiniere) che esegue con cura il processo di remuage all’interno di una cantina tradizionale di champagne. Il movimento preciso e delicato della bottiglia, immersa nella luce calda e soffusa, simboleggia l’arte e la passione che si celano dietro ogni bottiglia di champagne. Questo processo meticoloso è fondamentale per ottenere una bevanda limpida e perfetta, pronta per rivelare la sua complessità.

per essere servito. È come una giovane promessa che ha bisogno di tempo per maturare e affinarsi. La fase successiva, chiamata maturazione sui lieviti, è quella che conferirà allo champagne la sua complessità, la sua rotondità e il suo carattere inconfondibile. Durante questo periodo, il vino riposa con i suoi lieviti morti, che rilasciano nel vino una serie di composti aromatici che arricchiscono il bouquet dello champagne.


⭐ Maturazione sui Lieviti: Un Riposo Cruciale

Dopo che i lieviti hanno completato il loro lavoro trasformando lo zucchero in alcol e CO₂, muoiono e si depositano sul fondo della bottiglia. Questo è solo l’inizio di un altro processo fondamentale: l’autolisi, un fenomeno che avviene lentamente nel corso dei mesi. Durante l’autolisi, i lieviti morti rilasciano nel vino una serie di sostanze preziose, come mannoproteine, polisaccaridi, aminoacidi e composti aromatici complessi. Questi composti contribuiscono a dare allo champagne la sua cremosità, complessità e la sua eleganza unica.

Il periodo di maturazione sui lieviti può variare a seconda del tipo di champagne e della filosofia della Maison. La legge francese impone che lo champagne non millesimato resti sui lieviti per almeno 12 mesi, mentre lo champagne millesimato deve rimanere sui lieviti per almeno 36 mesi. Tuttavia, molti produttori scelgono di far riposare il vino molto più a lungo: 5, 8, 10 anni e oltre. Questo riposo prolungato arricchisce il vino, rendendo le bollicine più fini e la struttura più armonica.


💧 La Magia delle Note Aromatiche

Durante la maturazione sui lieviti, il vino sviluppa una serie di aromi complessi che sono tipici dello champagne di alta qualità. Si possono riconoscere note di crosta di pane caldo, brioche al burro, nocciola tostata, pasta sfoglia, biscotto e miele leggero. Questi aromi non sono il frutto di un’aggiunta artificiale, ma il risultato naturale dell’interazione tra il vino e i lieviti morti durante la fase di affinamento. È in questa fase che lo champagne acquisisce la sua personalità e la sua eleganza distintiva.


🍾 Remuage: La Danza Millimetrica

La fase successiva, che segue la maturazione sui lieviti, è il remuage, una tecnica essenziale per ottenere uno champagne limpido e privo di sedimenti. Durante la maturazione, i lieviti morti si accumulano sul fianco della bottiglia, che è disposta orizzontalmente. Per rimuovere questo deposito, le bottiglie devono essere ruotate e inclinate lentamente, senza scuotere il vino. Il remuage è un processo che richiede precisione, pazienza e una grande abilità manuale.

Nel 1816, Madame Barbe-Nicole Clicquot, meglio conosciuta come Veuve Clicquot, inventò il pupitre, un supporto di legno a forma di “V”, per facilitare questo processo. Le bottiglie venivano sistemate nel pupitre e ogni giorno venivano ruotate di pochi gradi, inclinate progressivamente verso il basso. Questo movimento delicato consentiva ai sedimenti di scivolare lentamente verso il collo della bottiglia, dove sarebbero stati facilmente rimossi durante il dégorgement.

Oggi, tuttavia, il remuage è in gran parte automatizzato grazie all’uso di macchinari meccanizzati. Molte cantine moderne impiegano attrezzature automatiche per eseguire il processo con maggiore efficienza e precisione, riducendo il lavoro manuale e accelerando la produzione. Nonostante questa modernizzazione, il principio alla base del remuage rimane invariato: ottenere uno champagne limpido e privo di sedimenti, pronto per il degorgement e per essere perfezionato.


🕰️ Dégorgement: Liberare la Purezza

Una volta completato il remuage, il deposito di lieviti morti è concentrato nel collo della bottiglia. È qui che avviene il dégorgement, una delle operazioni più spettacolari e delicate del processo di produzione dello champagne. Il dégorgement consiste nell’eliminare i sedimenti senza compromettere la

La vignetta illustra il processo di dégorgement dello champagne. A sinistra, una bottiglia di champagne verde scuro è inclinata verso il basso, mostrando i sedimenti galleggianti sopra il liquido dorato. Il collo della bottiglia è immerso in un dispositivo di raffreddamento contenente un liquido refrigerante blu a destra. Questa rappresentazione visiva semplifica il processo, mostrando come il congelamento del collo della bottiglia permetta l’espulsione dei sedimenti senza compromettere la qualità del vino.

pressione interna della bottiglia. Questo viene fatto congelando il collo della bottiglia in una soluzione refrigerante. Una volta che il collo è congelato, il tappo di sedimenti diventa solido e compatto, ed è espulso dalla pressione interna del vino quando viene rimosso il tappo a corona.

Il dégorgement è un gesto preciso e rapido, che avviene in pochi secondi, ma dietro di esso si nascondono anni di lavoro paziente. La perdita di vino durante il dégorgement è minima, poiché la bottiglia è mantenuta a bassa temperatura, il che consente di riequilibrare rapidamente la pressione interna.


💡 Dosage: L’Ultimo Tocco del Produttore

Dopo il dégorgement, la bottiglia non è ancora pronta. C’è ancora una fase importante: il dosage, o liqueur d’expédition. Il dosage è una miscela di vino e zucchero, che viene aggiunta per colmare il piccolo vuoto lasciato dal disgelo del tappo. Il dosage non solo riequilibra la quantità di vino, ma determina anche lo stile finale dello champagne. La quantità di zucchero aggiunta dipende dal risultato desiderato. Champagne Brut Nature ha pochissimo zucchero (0-3 g/L), mentre uno Demi-Sec può contenere fino a 50 g/L di zucchero.

La vignetta illustra il processo di dosage dello champagne, con una mano che versa la miscela di vino e zucchero in una bottiglia accanto a una ciotola di zucchero.

Il dosage è il tocco finale che definisce il carattere del vino, il suo equilibrio tra acidità e morbidezza, e la sua capacità di evolvere nel tempo. È la firma del produttore, che sceglie il tipo di vino e la quantità di zucchero che meglio si adattano al terroir e al carattere della cuvée.


🧘‍♂️ Affinamento Finale: Il Silenzio Prima della Rivelazione

Dopo il dosage, la bottiglia viene sigillata con un tappo in sughero definitivo e una gabbietta metallica (muselet). Ma anche a questo punto, lo champagne non è ancora pronto. Ha bisogno di un ultimo riposo nelle cantine per ritrovare l’equilibrio dopo il trauma del dégorgement e del dosage. Questo periodo di affinamento finale dura settimane, mesi o addirittura anni, e permette al vino di assestarsi, integrando il dosage e perfezionando le sue bollicine. Durante questa fase, lo champagne raggiunge la sua armonia e maturità.

Solo quando il produttore è sicuro che il vino ha raggiunto il perfetto equilibrio, lo champagne è pronto per essere liberato dalla cantina. Da quel momento, ogni dettaglio è al suo posto: la bollicina fine, l’eleganza, la complessità, la luminosità nel bicchiere. Lo champagne è finalmente pronto per incontrare il mondo.

Conclusione del Ciclo: La Creazione dello Champagne Perfetto

In questo articolo, abbiamo esaminato l’ultimo dei tre passaggi che compongono il ciclo di produzione dello champagne, concentrandoci sulle fasi finali che determinano la sua perfezione. Dalla maturazione sui lieviti al remuage, dal dégorgement al dosage, fino all’affinamento finale, ogni processo è fondamentale per arricchire il vino e conferirgli la sua complessità e finezza.

Il nostro viaggio, che ha preso avvio con l’esplorazione della fermentazione iniziale e la prima trasformazione del mosto, culmina qui, con una panoramica completa delle operazioni che rendono lo champagne una vera e propria opera d’arte. Ogni passaggio contribuisce a perfezionare il carattere del vino, affinando le sue bollicine, la sua aromaticità e il suo equilibrio finale.

Così come un artista plasma il suo capolavoro con cura e dedizione, anche il produttore di champagne lavora con meticolosità per ottenere una bottiglia che non è solo un prodotto, ma un’esperienza sensoriale unica, pronta a essere condivisa e celebrata.



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