
Ogni anno la stessa storia.
Ogni anno la stessa domanda:
“Mettiamo il presepe a scuola? Lo togliamo per non disturbare? Meglio evitare, non si sa mai…”
Ecco: basta.
Il presepe deve stare, nelle scuole e nelle piazze.
Non per religione, non per politica, ma perché fa parte della nostra identità culturale.
È un pezzo d’Italia.
È storia, arte, memoria collettiva.
Chi vive in questo Paese non è obbligato a farlo suo, ma è tenuto a rispettarlo.
Così come noi, quando viviamo altrove, rispettiamo ciò che ci accoglie.
Io ho lavorato all’estero per anni.
Ho visto moschee, templi, tradizioni che non mi appartenevano.
Mai — e dico mai — mi sono permesso di chiedere che venissero tolte per “non offendere” la mia identità.
Perché chi entra in casa d’altri rispetta le regole di quella casa.
È semplice.
In Italia, invece, pare che ogni dicembre scatti la paura di essere noi stessi.
Come se esporre un presepe fosse un gesto aggressivo, una mancanza di rispetto, un atto divisivo.
Divisivo per chi, esattamente?
Forse per chi non vuole accettare che l’Italia ha radici precise, profonde, che non si cancellano per moda o per timore di dare fastidio.
Il presepe non obbliga nessuno a pregare.
Non converte.
Non impone.
Il presepe racconta.
Racconta un popolo, un’infanzia, un artigianato, una memoria che attraversa generazioni.
Racconta chi siamo.
Per questo nelle scuole deve esserci:
perché la scuola non è il luogo dove si cancella la cultura italiana, ma dove la si spiega, la si comprende, la si tramanda.
Per questo nelle piazze deve esserci:
perché una piazza senza tradizioni è una piazza senza anima.
Chi vive in Italia è libero di credere o non credere, di festeggiare o non festeggiare.
Ma una cosa deve essere chiara, una volta per tutte:
👉 Le tradizioni italiane non si tolgono per non urtare nessuno.
👉 Chi sceglie di vivere qui rispetta quello che trova, esattamente come noi rispettiamo ciò che troviamo altrove.
Non è arroganza.
È buon senso.
È civiltà.
Il presepe deve stare.
Punto.
Il resto è rumore.
Il Sognatore lento
Lascia un commento