🥂 Capitolo 3 – Le Donne dello Champagne:

Le Vedove che Hanno Cambiato la Storia


Se lo champagne è oggi simbolo di lusso, eleganza e festa, lo deve anche a un gruppo di donne straordinarie che, armate di determinazione e intelligenza, hanno trasformato la cultura del vino in un impero globale.

Molte di queste donne non erano originariamente legate al mondo del vino.
Erano vedove.
E, proprio nella loro condizione, hanno trovato la forza di cambiare per sempre il destino della Champagne.

Oggi, il loro nome è legato a Maison leggendari, ai cui vertici ci sono ancora, in alcuni casi, i discendenti di queste pioniere.


1. Nicole Barbe Ponsardin

(La Vedova Clicquot – La Donna che Accese una Luce nelle Cantine della Champagne)

Madame Nicole Barbe Ponsardin, che il mondo imparerà a chiamare

semplicemente Madame Clicquot, appartiene a quella categoria rara di persone che non si limitano a vivere la vita: la trasformano.
Nel 1805, quando la sorte le tolse il marito e le lasciò sulle spalle una Maison di champagne da guidare, lei aveva solo ventisette anni. In un tempo in cui alle donne non era concesso quasi nulla, lei decise di prendersi tutto: la responsabilità, il rischio, il futuro.

Quella che sembrava una stagione di lutto divenne per lei un’occasione.
Una ferita che si trasformò in forza, una perdita che diventò visione.

Il mondo del vino prima che lei arrivasse

All’inizio dell’Ottocento, lo champagne era un vino diverso da quello che conosciamo oggi: dolce, zuccherino, spesso usato per coprire imperfezioni e difetti.
Un vino che cercava di piacere più che esprimere sé stesso.

Ma Madame Clicquot, con lo sguardo di chi non accetta ciò che trova, capì che quel vino poteva diventare altro: più limpido, più sincero, più elegante.
Capì che la bellezza non andava coperta di zucchero, ma liberata.

Le sue rivoluzioni silenziose

Non inventò lo champagne brut, è vero.
Ma fu lei a renderlo possibile, credibile, desiderabile.

Nelle sue cantine, sotto la luce fioca delle lampade, nacque un’idea che avrebbe cambiato tutto: il remuage.
Capì che per avere uno champagne chiaro come l’alba e pulito come un pensiero onesto, i lieviti dovevano essere guidati, spinti piano verso il collo della bottiglia, con un gesto costante e preciso.

Per farlo inventò i pupitre, quei cavalletti di legno inclinati che ancora oggi parlano di pazienza, di artigianalità, di mani che lavorano in silenzio.

La sua non fu una rivoluzione rumorosa, ma fu una rivoluzione che non si è più fermata.

Lo champagne che arrivò fino agli zar

Madame Clicquot non guardò solo alle sue vigne. Guardò al mondo.
Fu lei a capire che lo champagne poteva viaggiare, conquistare corti e palazzi lontani.
Arrivò fino alla Russia, dove gli zar lo accolsero come un dono raro.
Fu così che la Maison Clicquot divenne globale quando la parola “globale” ancora non esisteva.

Ciò che resta di lei

Oggi, ogni bottiglia di Veuve Clicquot porta dentro la sua storia:
la decisione presa in una stanza silenziosa,
la forza di non arrendersi,
la voglia di perfezione che non tollera scorciatoie.

Madame Clicquot non è stata solo una donna d’affari.
È stata una donna che ha trasformato il proprio dolore in un’idea luminosa.
E quell’idea, ancora oggi, è nelle nostre calici quando le bollicine salgono lente e precise, come se raccontassero un segreto.

La leggenda

Madame Clicquot è più di un nome stampato su un’etichetta.
È un modo di affrontare la vita:
con eleganza,
con coraggio,
con la convinzione che anche da una notte buia può nascere un giorno migliore.

Il suo impero non è fatto solo di vigne e cantine,
ma di visioni che hanno attraversato i secoli
e di quella frase che, senza dirla mai davvero, ci ha lasciato in eredità:

“Non temere il futuro. Inventalo.”


2. Louise Pommery (La Regina dell’Inghilterra)

Nel 1860, Louise Pommery, vedova di Alexandre Pommery, prese in mano le

redini della sua Maison, con un obiettivo ben preciso: portare lo champagne a nuovi livelli di eleganza e prestigio.
Sotto la sua guida, la Maison Pommery non solo sopravvisse, ma divenne una delle case di champagne più influenti del XIX secolo, con una presenza internazionale che segnò un cambiamento radicale nel mondo del vino.

Il suo spiritoso coraggio imprenditoriale l’ha portata a riscrivere le regole dello champagne, con intuizioni che avrebbero cambiato per sempre la storia della bevanda.


L’intuizione di creare lo Champagne Brut

Un momento cruciale per la storia dello champagne fu la decisione di Louise

Pommery di produrre un champagne secco, in un periodo in cui la maggior parte dei vini era dolce. La sua innovazione non era solo tecnica, ma culturale.

  • La tendenza del tempo: La tradizione dello champagne era dominata da versioni dolci e zuccherine, apprezzate principalmente dai consumatori europei.
  • La scelta di Pommery: Creare un champagne secco, non dolce, era una sfida, ma Louise capì che il mercato stava cambiando e che i consumatori stavano cercando vini meno dolci, più raffinati, più adatti ai pasti.

La sua intuizione portò alla creazione del Champagne Brut, una rivoluzione che divenne la base per la maggior parte degli champagne moderni. Il Brut non solo ridefinì lo champagne come vino da prestigio e lusso, ma ne fece anche una bevanda più adatta al palato contemporaneo.


Lo champagne come vino da aperitivo

Louise Pommery non si limitò a produrre un nuovo tipo di champagne: trasformò completamente il suo ruolo sociale. Fino ad allora, lo champagne veniva consumato principalmente in contesti più formali e rari, come accompagnamento a cene sontuose.

Louise Pommery ebbe una seconda intuizione geniale: trasformò lo champagne da vino da pasto a vino da aperitivo, un’idea che cambiò per sempre il consumo dello champagne.

  • Un piacere quotidiano: Lo champagne divenne più accessibile, meno formale, perfetto per gli aperitivi e le occasioni sociali.
  • Un simbolo di eleganza: Grazie alla sua visione, il Champagne Pommery divenne il simbolo di eleganza e raffinatezza, un vero e proprio status symbol tra le classi più alte, soprattutto in Inghilterra.

Questo spostamento non solo cambiò il mercato dello champagne, ma alleggerì la sua percezione, rendendolo più universale, consumato con più frequenza e da una clientela più vasta.


Un’azienda all’avanguardia

Oltre alle innovazioni nel prodotto, Louise Pommery portò la sua Maison a un livello superiore di organizzazione e marketing. Si rese subito conto che per competere a livello internazionale, la sua Maison doveva essere un esempio di eccellenza e professionalità.

  • Pommery iniziò a costruire cantine più moderne, che sarebbero state poi simbolo di qualità e cura nella produzione.
  • Fu una delle prime a organizzare il proprio marketing in maniera strutturata, lanciando il marchio e creando una forte identità aziendale.

La sua Maison iniziò a prodotti anche champagne in grandi quantità, riuscendo a soddisfare una crescente domanda internazionale, ma senza mai compromettere la qualità che caratterizzava la sua produzione.


Il Lascito di Louise Pommery

Oggi, la Maison Pommery è ancora uno dei nomi più importanti del panorama champagne, con una reputazione di qualità e innovazione che ha radici nel lavoro di Louise. Il suo contributo al settore non si limita al prodotto stesso, ma alla cultura dello champagne che ha contribuito a creare. Il suo spirito innovativo ha aperto le porte a nuove generazioni di produttori e consumatori, dando vita a uno champagne più secco, più moderno, più elegante.

Louise Pommery non è solo una figura leggendaria nel mondo dello champagne, ma una pioniera che ha cambiato le regole del gioco, rendendo lo champagne una bevanda universale, consumata e amata in tutto il mondo, come simbolo di raffinatezza, classe e modernità.


3. Elisabeth Bollinger (L’Imprenditrice Visionaria)

Elisabeth Bollinger ha guidato la Maison Bollinger attraverso momenti difficili,

ma è soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale che la sua determinazione brillò. Quando i soldati tedeschi presero il controllo delle cantine Bollinger, Elisabeth si fece forza e rispose con queste parole memorabili:

“Mais messieurs, se prendete tutto il mio champagne, non avrete nulla per festeggiare la vittoria.”

La sua audacia le permise di mantenere la Maison Bollinger viva e persino prospera, tanto da diventare uno dei principali fornitori della corte britannica.


4. Odette Pol Roger (La Bellezza e il Successo)

Odette Pol Roger è conosciuta non solo per la sua bellezza e il suo spirito

sofisticato, ma anche per la sua capacità di gestire l’azienda di famiglia con il suo carisma e la sua visione.

Nell’Inghilterra del XX secolo, Pol Roger diventò il champagne scelto da Winston Churchill, un amico molto caro della famiglia. Si racconta che Churchill, amante dello champagne, fosse solito dire:

“Nel mio bicchiere, deve esserci solo Pol Roger.”

Odette Pol Roger, in un periodo in cui le donne non occupavano ruoli di leadership nel mondo degli affari, portò la sua Maison a livelli altissimi, cementando la reputazione di Pol Roger come uno dei marchi più prestigiosi al mondo.


5. Agnès Lamiot, Cofondatrice della Champagne Lamiot (XXI Secolo)

Agnès Lamiot è una delle protagoniste moderne che sta portando la

Champagne verso una nuova era. Cofondatrice della Champagne Lamiot, ha lavorato instancabilmente per rafforzare la reputazione della sua maison, innovando nel rispetto delle tradizioni.

La sua visione si è concentrata sulla sostenibilità, un aspetto che ha reso la sua Maison una delle realtà più promettenti e rispettate del panorama contemporaneo. Agnès non è solo una viticoltrice e produttrice, ma anche una pioniera nel campo della sostenibilità agricola. Ha spinto la sua azienda a concentrarsi su pratiche eco-sostenibili, rispettando il terroir e cercando di ridurre l’impatto ambientale della produzione del vino. La sua attenzione per l’ambiente non solo ha rafforzato la reputazione di Champagne Lamiot, ma ha anche dato un impulso alla visione di una Champagne moderna e responsabile.

Agnès Lamiot ha portato la sua Maison a un livello superiore, fondendo l’innovazione con il rispetto per la tradizione. La sua attenzione alla qualità e alla sostenibilità ha fatto sì che la Champagne Lamiot diventasse una realtà giovane, dinamica e consapevole, in grado di competere con i più grandi nomi del settore.


6. Catherine Saury, La Forza Dietro la Maison Bollinger (XXI Secolo)

Catherine Saury è una figura importante nella gestione contemporanea della Maison Bollinger, una delle più rinomate e storiche case di champagne.
Mentre la Maison Bollinger ha una lunga e prestigiosa tradizione che risale al

1800, Catherine Saury è stata parte di una nuova generazione che ha saputo modernizzare e innovare il marchio, mantenendo però intatta l’eccellenza che lo contraddistingue.

Saury rappresenta l’equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione, unendo la gestione storica della famiglia con le sfide moderne del settore del vino e dello champagne.


Le Donne dello Champagne sono una parte fondamentale della sua storia.

Ogni bottiglia racconta una storia di riscatto, determinazione e successo, e, in ogni sorso, si può sentire l’eredità di queste incredibili donne che hanno trasformato il vino in un impero.

✍️ Il Sognatore Lento