Dopo GEDI, anche la Sevel?

Manuale di smontaggio dell’Italia pezzo per pezzo**

C’è un momento, nella vita di un Paese, in cui le domande iniziano a farsi più rumorose delle risposte.
Non urlano.
Non fanno slogan.
Si infilano piano, come una corrente d’aria sotto la porta.

Una di queste domande oggi suona così:
dopo GEDI, toccherà anche alla Sevel della Val di Sangro?

Attenzione: non è un’accusa.
È una sensazione nazionale.


Elkann è Exor. Exor è tutto. O quasi.

Mettiamola semplice, che la semplicità fa paura solo a chi ama la nebbia.

  • Elkann guida Exor
  • Exor ha controllato GEDI
  • Exor è il primo azionista di Stellantis
  • Stellantis ingloba quella che per tutti, qui, resta la Sevel

Non è complottismo.
È un organigramma.

E quando un gruppo comincia a disfarsi di pezzi, la provincia italiana non pensa a strategie finanziarie globali.
Pensa a una cosa sola:

“Quando arrivano da noi?”


Prima le parole, poi il lavoro

GEDI è carta, opinione, narrazione.
La Sevel è ferro, turni, buste paga, vita quotidiana.

Prima si vendono i giornali.
Poi, magari, si “razionalizzano” gli stabilimenti.
Il verbo è sempre elegante.
L’effetto, meno.

Perché la Val di Sangro non è un asset.
È un territorio che ha già dato.
Ha già visto partire figli, chiudere botteghe, ridursi servizi.
E quando sente parlare di “efficientamento”, traduce automaticamente:

“Qui qualcuno diventa superfluo.”


La fabbrica non è una voce di bilancio

Per chi vive lontano, la Sevel è una riga in un report.
Per chi vive qui è:

  • la sveglia alle cinque
  • il traffico dell’alba
  • la catena che non aspetta
  • il mutuo che dipende da un turno in più

Ma questo non entra nei consigli di amministrazione.
Entra solo nei bar, nelle cucine, nelle famiglie.

E lì la domanda torna, sempre la stessa:

“Dopo GEDI, cosa resta?”


L’Italia vista dall’alto è molto ordinata

Dall’alto l’Italia è perfetta.
Stabilimenti che si spostano, marchi che si fondono, territori che si “riconvertono”.

Da terra, invece, è tutto più semplice e più crudele:

  • un cancello che chiude
  • un badge che non serve più
  • un paese che invecchia

La Val di Sangro non chiede miracoli.
Chiede solo di non diventare una nota a piè di pagina.


Satira finale (ma non troppo)

Magari non succederà nulla.
Magari nessuno venderà niente.
Magari è solo una paura collettiva.

Ma in Italia abbiamo imparato una cosa:

quando la finanza si muove, i territori non vengono avvisati.

E allora sì, fa sorridere amaramente immaginare il titolo del futuro:

“Exor semplifica: meno carta, meno fabbriche, più valore.”

Valore per chi?
È una domanda secondaria.
Di solito.


✍️ Pensieri Scomposti
Il Sognatore Lento


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