
Dove batte il cuore, c’è Natale
Cari Monteneresi, vicini e lontani,
vi scrivo da molto più a nord delle vostre montagne. Quest’anno, guardando la mappa, una luce ha iniziato a brillare con più forza del solito.
Era Montenerodomo.
Una luce che non si spegne mai,
nemmeno quando il vento porta via i giovani
e le case restano in silenzio ad aspettare.
Ho seguito le vostre tracce attraverso il mondo:
nelle valli della Svizzera,
nelle metropoli degli Stati Uniti,
tra i sorrisi del Canada,
sulle coste dell’Australia,
nei sacrifici di chi ha lavorato duro in Belgio…
e in tutti quei luoghi dove avete portato con voi
un pezzo di montagna e un pezzo di cielo.
Anche ora che vi siete costruiti una vita nuova,
basta un profumo, una canzone,
una foto di Colle della Serra coperta di neve,
per tornare con il cuore
lì dove tutto è cominciato.
Ogni volta che una valigia si chiude,
una parte di Natale resta a casa.
Ogni volta che passa un anno lontano,
una campana del paese suona anche per voi.
Voi siete la storia di Montenerodomo,
la forza delle sue radici,
la promessa che il futuro
vive ancora — e soprattutto — lì.
Sappiate che il vostro paese non vi ha dimenticati:
le strade aspettano di rivedervi,
i prati aspettano le vostre risate,
le case aspettano di riaccendere la luce.
E se il destino vi terrà lontani ancora,
ricordate che dove batte il cuore…
lì è Natale.
Sempre.
Vi porto gli auguri di chi vi vuole bene da lontano,

di chi spera di riabbracciarvi,
di chi conserva il posto al tavolo
anche quando siete dall’altra parte del mondo.
Che questo Natale vi renda un po’ più vicini,
anche solo nei pensieri.
Con un abbraccio bianco come la neve
e caldo come un camino acceso,
Vostro Babbo Natale
dalla Lapponia al cuore di Montenerodomo

Lascia un commento