
✍️ Il Sognatore Lento
(Serie: Il Bosco dei Colori)
Il rosa della gentilezza ancora fluttuava nell’aria come petali leggeri, mentre i cinque amici — Bartolomeo, Ricciolina, Gocciolina, Lupo Lento e il piccolo Topino — si avviavano verso un sentiero più stretto, nascosto tra due colline.
«Ora abbiamo tutti i colori tranne uno…» disse Bartolomeo.
«Quello che il bosco non ha mai visto prima» aggiunse Ricciolina.
«E quello che nascerà da noi tutti insieme» ripeté Gocciolina.
Topino camminava accanto a loro, ancora un po’ timido, ma il sorriso tornava a spuntargli ogni tanto come un raggio di sole.
«Ma qual è questo ultimo colore?» chiese Lupo Lento.
«E perché nessuno lo ha mai visto?»
Bartolomeo stava per rispondere quando un brivido freddo gli attraversò la schiena.
Il vento aveva smesso di muoversi.
Gli alberi non frusciavano più.
E persino la luce sembrava… trattenuta.
«C’è qualcosa che non va» mormorò Ricciolina.
🌒 La Collina dell’Ombra
Il sentiero li condusse su una piccola collina che di solito era luminosa.

È qui che i cinque amici scoprono che non esiste solo la luce: anche il buio ha una voce, e ha qualcosa da raccontare.
Ora invece era avvolta da un grigio strano, come se qualcuno avesse strofinato via metà dei colori.
Persino il viola della memoria era diventato tenue.
«Perché il colore svanisce qui?» chiese Topino, tremando.
Lupo Lento ringhiò piano.
«Sento un odore che non mi piace.»
Bartolomeo annusò l’aria.
«Non è un odore… è un’assenza. Come se qui il bosco avesse dimenticato di essere vivo.»
Un’ombra lunga e sottile si mosse dietro un tronco.
Ricciolina fece un balzo:
«Chi c’è là?!»
Gocciolina volò in alto per vedere meglio.
L’ombra si allargò, diventò più alta, cambiò forma… sembrava un animale, poi un albero, poi una mano… poi niente.
Un soffio gelido attraversò il gruppo.
«Io sono… ciò che resta quando il colore si spegne.»
La voce sembrava venire da tutte le parti e da nessuna.
L’ombra avanzò, scivolando sul terreno senza fare rumore.
«Io sono l’Ombra Senza Colore.»
🖤 Chi è l’Ombra?
L’Ombra non aveva occhi né bocca… ma tutti sentirono il suo sguardo.

Non ha occhi né voce… eppure tutti sentono che li osserva.
È la parte nascosta del bosco, quella che vive dove i colori vengono dimenticati.
«Perché togli i colori al bosco?» chiese Bartolomeo, senza tremare.
L’Ombra cambiò forma, diventò una sagoma sottile che si avvicinò a lui.
«Io non tolgo nulla. Io… raccolgo ciò che viene dimenticato.
I colori che non vengono più amati, le emozioni che nessuno sente, i ricordi che svaniscono… tutto ciò diventa parte di me.»
«E allora perché qui c’è così poco colore?» domandò Ricciolina.
«Perché…» sussurrò l’Ombra, «c’è qualcosa che avete dimenticato.»
I cinque amici si guardarono.
«Che cosa?» chiese Topino.
Un vento freddo si sollevò.
L’ombra cambiò forma di nuovo, diventando una striscia lunga e tremolante.
«Avete salvato i colori… ma non avete salvato voi stessi.
Ogni creatura del bosco porta un piccolo buio dentro.
Un dubbio, una paura, un ricordo che fa male… e voi non lo avete ancora affrontato.»
Lupo Lento si irrigidì.
«Non capisco.»
Ma Bartolomeo sì.
Aveva capito.
«L’ultimo colore… nasce quando riconosciamo il buio, non quando lo scacciamo.»
L’Ombra rise, o almeno sembrò farlo.
«Esatto.»
🌑 Il Buio Dentro
L’Ombra si divise in cinque piccole ombre, una per ciascuno.

È un momento difficile… ma necessario: solo guardando il proprio buio si può far nascere un colore nuovo.
Ogni ombra toccò delicatamente un amico:
— a Bartolomeo mostrò la paura di essere troppo piccolo per guidare il gruppo;
— a Ricciolina mostrò i giorni in cui si era sentita sola e inutile;
— a Lupo Lento mostrò tutte le volte in cui non si era sentito un vero lupo;
— a Gocciolina mostrò il ricordo di quando non riusciva a volare bene;
— a Topino mostrò il dolore di aver perso il suo amico.
Gli animali rimasero in silenzio, ognuno con un nodo nel cuore.
Poi l’Ombra parlò:
«Io non sono qui per portarvi via qualcosa.
Sono qui per mostrarvi quello che non volete vedere.
Se potete guardare la vostra ombra… allora potete creare il colore che manca.»
Bartolomeo respirò profondamente.
Ricciolina gli prese la zampa.
Lupo Lento si avvicinò a Topino.
Gocciolina si posò su una sua spalla.
«Siamo insieme» disse l’orsetto.
«Possiamo guardare anche le cose difficili.»
L’Ombra si fermò, come sorpresa.
Poi si piegò leggermente, come un inchino.
🌈 La Luce che Nasce dal Buio
«Allora create il colore» sussurrò.
I cinque amici si misero in cerchio.
Come nel Cerchio dei Ricordi… ma questa volta guardarono dentro di sé, non nel passato.

Bartolomeo parlò per primo.
«Io ho paura di non essere abbastanza grande.
Ma voi mi rendete forte.»
Ricciolina sussurrò:
«Io ho paura del silenzio… ma con voi non sarò sola.»
Lupo Lento inspirò piano:
«Io ho paura di non essere un vero lupo… ma voi mi accogliete lo stesso.»
Gocciolina tremò un po’.
«Io ho paura di cadere.
Ma voi mi prendete sempre.»
Topino fece un passettino avanti:
«Io ho paura di non riuscire mai a farmi perdonare…
ma grazie a voi ho imparato di nuovo a sperare.»
Quando le loro parole si toccarono, come se si prendessero per mano…
… dall’ombra al centro del cerchio nacque un’esplosione di luce.
Un colore nuovo.
Un colore mai visto.
Un colore che cambiava a seconda di come la luce lo sfiorava.
Era:
il Colore dell’Unione.
Non era uno solo: era tutti.
Conteneva sfumature di rosa, viola, rosso, blu, arancione, giallo e verde.
L’Ombra lo guardò.
Per la prima volta, si ritrasse un po’.
«Questo… è l’unico colore che io non posso toccare.»
«Perché?» chiese Bartolomeo.
«Perché esiste solo dove c’è unità.
E io vivo solo dove c’è divisione.»
Il colore dell’Unione si alzò in aria e scese come una pioggia di luce sopra gli alberi.
Il bosco intero si illuminò.
🌖 L’Ombra si Trasforma
L’Ombra rimase immobile per un lungo momento.
Poi… cambiò forma.
Non più lunga e grigia.
Più piccola.
Più morbida.
«Ora voi avete tutti i colori.
Io non posso più raccogliere le vostre paure… perché le avete guardate.
E quando una paura è vista… non fa più ombra.»
E così, l’Ombra Senza Colore si fece sempre più trasparente…
finché non divenne solo un filo di luce, un riflesso lontano.
«Io non scompaio» disse.
«Resto in fondo al bosco, come un promemoria.
Ogni colore ha bisogno del suo buio per brillare.
Ma ora siete pronti.
Il bosco è di nuovo vostro.»
E svanì.
🌅 La Sorgente dell’Unione
Il bosco esplose in una luce mai vista.
Non era abbagliante.
Era come un abbraccio che riempiva ogni spazio.
Gocciolina volò in cerchio.
«Abbiamo trovato il colore che il bosco non aveva mai visto!»
Ricciolina danzò tra le foglie.
«Il colore dell’Unione!»
Topino rise.
«Il colore che nasce solo quando siamo insieme.»
Bartolomeo guardò l’orizzonte.
«Il bosco è completo.
Ora possiamo tornare al Grande Albero del Tempo.»
Lupo Lento annuì.
«Il nostro viaggio non è finito… ma il colore nuovo ci guiderà.»
E così, circondati dal Colore dell’Unione, i cinque amici ripresero il cammino verso il cuore del bosco.
La loro avventura… stava per entrare nella sua parte più luminosa.
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