
Ovunque vi troviate, che questo nuovo anno porti salute, lavoro dignitoso
e giorni che non si limitino a passare, ma che abbiano un senso.
A chi vive lontano, l’augurio di non sentirsi mai davvero straniero
e di portare con sé, ogni giorno, un pezzo delle proprie radici.
A chi è rimasto, la forza di continuare, di custodire il paese
e di tenere accesa quella luce che rende possibile ogni ritorno.
Che il legame tra chi è partito e chi resta non si indebolisca,
ma trovi nuovi modi per riconoscersi, aiutarsi, ricordarsi.
Buon 2026 a tutti voi.
Che sia un anno onesto, umano
e capace di unire anche a distanza.

Lascia un commento