Categoria: Il giovane Mussolini
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Capitolo XVI – Il biennio rosso e le prime squadre (1920)
Capitolo XVI – Il biennio rosso e le prime squadre (1920): dopo il fallimento elettorale, Mussolini trova la sua occasione nelle tensioni sociali del dopoguerra. Nascono le camicie nere, le prime spedizioni punitive e la violenza squadrista, sostenuta da agrari e industriali come argine al socialismo. Mussolini diventa il capo riconosciuto di un movimento che…
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Capitolo XV – Piazza San Sepolcro: la nascita dei Fasci (1919)
Capitolo XV – Piazza San Sepolcro (1919): nel clima turbolento del dopoguerra, Mussolini fonda i Fasci Italiani di Combattimento. Dal programma rivoluzionario e sociale alla delusione elettorale, nasce un movimento ancora minoritario ma destinato a crescere, con Mussolini al centro della scena politica italiana.
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Capitolo XIII – Il soldato Mussolini (1915-1917)
Capitolo XIII – Il soldato Mussolini (1915-1917): dall’arruolamento volontario al fronte dell’Isonzo fino alla ferita che lo costrinse al congedo. Tra trincee, articoli inviati al Popolo d’Italia e il contatto diretto con i soldati, Mussolini visse la guerra non solo come ideologia, ma come esperienza personale, che rafforzò la sua immagine di leader.
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Capitolo XIV – Dopo Caporetto: la propaganda e il seme del futuro (1917-1918)
Capitolo XIV – Dopo Caporetto (1917-1918): tornato dal fronte ferito, Mussolini trasforma il “Popolo d’Italia” in arma politica. La disfatta di Caporetto diventa per lui il simbolo della decadenza del vecchio Stato, mentre la vittoria di Vittorio Veneto è esaltata come resurrezione nazionale. Nei suoi articoli si intravedono già i semi del futuro fascismo.
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Capitolo XII – L’espulsione dal PSI e la nascita del Popolo d’Italia (1915)
Capitolo XII – L’espulsione dal PSI e la nascita del “Popolo d’Italia” (1915): dopo la rottura con il socialismo neutralista, Mussolini fonda il suo giornale interventista. Da “traditore” a nuovo protagonista politico, usa il Popolo d’Italia come tribuna per sostenere la guerra come rivoluzione e per parlare a un popolo intero.
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Capitolo XI – Dalla neutralità all’interventismo (1914-1915)
Capitolo XI – Dalla neutralità all’interventismo (1914-1915): Mussolini, da direttore dell’“Avanti!” e simbolo del neutralismo socialista, cambia posizione. Vede nella guerra mondiale non solo una tragedia, ma “la più grande delle rivoluzioni”. Espulso dal PSI, fonda il “Popolo d’Italia”, segnando la sua rottura definitiva con il socialismo tradizionale.
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Capitolo X – La Settimana Rossa (1914)
Capitolo X – La Settimana Rossa (1914): Benito Mussolini, direttore dell’“Avanti!”, diventa protagonista della grande rivolta popolare contro la guerra e l’ingiustizia sociale. Editoriali infuocati, piazze in fermento e la delusione per una rivoluzione mancata: la prima vera prova generale di Mussolini come leader nazionale.
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Capitolo IX – L’“Avanti!” e la conquista di Milano (1912)
Capitolo IX – L’“Avanti!” e la conquista di Milano (1912): Benito Mussolini, dopo il Congresso socialista di Reggio Emilia, diventa direttore del quotidiano nazionale del PSI. Dalle piazze della Romagna alla redazione milanese, il giovane oratore e giornalista trasforma l’“Avanti!” in una tribuna rivoluzionaria.
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Capitolo VIII – Contro la guerra di Libia (1911-1912)Capitolo VIII –
Capitolo VIII – Contro la guerra di Libia (1911-1912): Benito Mussolini si oppone con forza all’impresa coloniale di Giolitti. I suoi articoli su “La Lotta di Classe”, i comizi infuocati, il carcere di Forlì e lo slogan “guerra alla guerra” lo consacrano come leader emergente del socialismo rivoluzionario.
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Capitolo VII – La Lotta di Classe
Capitolo VII – La Lotta di Classe: Benito Mussolini, tra il 1910 e il 1911, diventa giornalista e oratore socialista a Forlì. Dirige il giornale “La Lotta di Classe”, accende le piazze romagnole, sfida riformisti e autorità, e comincia a farsi conoscere oltre la sua terra natale.