Sciopero del 29 settembre: flop di adesioni e disordini nelle piazze

“Lo sciopero del venerdì: più che una protesta, un weekend lungo.
Il Paese non si ferma, il buon senso vince sul caos.”

Meno del 6% ha scioperato, la maggioranza dei lavoratori ha scelto di garantire i servizi

Lo sciopero generale del pubblico impiego del 29 settembre 2025 era stato annunciato come una grande giornata di protesta. In realtà, i numeri raccontano una storia diversa: meno del 6% dei dipendenti pubblici ha aderito, mentre oltre il 94% ha scelto di rimanere al lavoro, garantendo scuole, ospedali e uffici aperti.

Il dato conferma che la mobilitazione non ha avuto la forza prevista. Al contrario, la giornata verrà ricordata per i disordini registrati in alcune città, con episodi di vandalismo, cassonetti rovesciati, traffico bloccato e danni a negozi e mezzi pubblici. Una minoranza rumorosa che ha finito per penalizzare i cittadini, più che il Governo.


I numeri del flop

  • Sanità: adesione appena all’1,5 %, con ospedali e pronto soccorso regolarmente operativi.
  • Scuola e ricerca: fermo al 7,5 %, con la maggior parte degli insegnanti in classe.
  • Vigili del fuoco: solo l’8 %, a conferma della responsabilità delle forze operative.

La maggioranza ha scelto la responsabilità

La grande maggioranza dei dipendenti pubblici ha scelto di non bloccare il Paese. Un segnale di fiducia verso le istituzioni e di senso del dovere verso i cittadini, che hanno potuto contare su servizi garantiti nonostante la proclamazione dello sciopero.

La protesta, invece, è stata caratterizzata da episodi di tensione e danneggiamenti che hanno oscurato le ragioni della mobilitazione, riducendone ulteriormente la credibilità.


La lezione del 29 settembre

Lo sciopero non sarà ricordato come una giornata di partecipazione, ma come l’ennesima dimostrazione della distanza tra le piazze sindacali e i lavoratori.

  • Adesioni ridotte all’osso.
  • Disordini che hanno colpito cittadini e città.

Il messaggio che emerge è chiaro: l’Italia chiede stabilità, non caos.


E adesso il 3 ottobre

Un nuovo sciopero è stato proclamato per venerdì 3 ottobre. Sarà il vero banco di prova per i sindacati: riusciranno a invertire la rotta o anche questa volta i dati confermeranno la scelta di responsabilità dei lavoratori pubblici?

👉 Domani saranno resi noti i dati ufficiali di adesione: solo allora capiremo se si è trattato di una mobilitazione reale o di un altro weekend lungo a spese dei cittadini.